Prima gli italiani? Solo se bianchi ed eterosessuali!


Matteo Salvini dice che lui se ne frega di quei suoi elettori che urlano insulti razzisti a Balotelli dato che, dopo aver trascorso mesi a fregarsi del problema, giusto oggi avrebbe deciso che di voler pensare agli operai dell'Ilva. Pare una presa in giro, ma è quanto il leghista racconta i propri proseliti dalla pagina ufficiale del suo partito:


Se per lui ogni scusa è buona per non dare conto dei suoi affari russi o per prendere le distanze da quei neofascisti che stanno confluendo nel suo elettorato, pare curioso che Salvini dica di volersi occupare degli operai solo ora, dopo suoi 14 mesi in cui si è fregato dell'Ilva mentre giocava a sequestrare i migranti. E non è meno ipocrita fingersi il padano che pensa al popolo quando non ha mantenuto le sue promesse sulla eliminazione delle accise e meditava di togliere le tasse solo ai più ricchi...

Dopo il contratto firmato in Umbria con le lobby integraliste in cui Salvini ha chiarito che per lui i gay italiani vengano dopo alle pretese di chi sostiene che i propri coiti siano fonte di supremazia, il padano pare volerci informare che anche gli italiani con un colore della pelle diverso dal suo sono in fondo alla sua classifica. Rispondesse alle domande, forse scopriremmo in che posizione mette i russi dato che spesso pare lavorare più per Dugin che per il nostro Paese.
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