Prodi sostiene che la sinistra perda terreno perché difende i diritti dei gay
Romano Prodi, in occasione del trentennale della Svolta della Bolognina, si è presentato sul palco dell'Auditorium Biagi di Bologna per sostenere che la sinistra perderebbe le elezioni perché difende i gay e non gli operai.
Se non si capisce perché mai una cosa dovrebbe escludere l'altra, surreale è che vogliano incolpare i gay per i loro fallimenti dopo che in trent'anni si sono ottenute solo delle misere unioni civili (ampiamente denigrate da quel Mario Adinolfi che si vanta di come non valgano tanto quanto il suo secondo matrimonio).
E non pare neppure che le destre proliferino per il loro interesse verso gli operai dato che Salvini inveisce quotidianamente contro i migranti ma manco si presenta in Senato per parlare degli operai dell'Ilva (era impegnato a divertirsi ad una fiera di cavalli). O forse il loro interesse per il popolo si esprime attraverso quel loro presidente di Regione Lombardia che si dice contrario alla GPA (da lui chiamata con disprezzo "utero in affitto") mentre si dice favorevole alla legalizzazione della prostituzione (ossia una vagina in affitto) dato che inveire contro le famiglie omogenitoriali porta i voti degli intolleranti.
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