Provita si mette a fare bullismo pure contro gli anziani lgbt


Sarebbe interessante scoprire come Jacopo Coghe potrà spiegare ai suoi figli che papà fa soldi pubblicando simili schifezze. Eppure è con una ferocia inumana che la sua Provata e Famiglia Onlus si e messa a fare bullismo contro gli anziani, dicendo che la sua setta esige si vieti loro di poter essere cristiani o di poter frequentare luoghi di ritrovo in quanto le loro vite risultano sgradite al modello unico teorizzato da Gandolfini.

Sostenendo che il transessuale debba rinunciare alla sua identità perché Coghe vuole frugare nello loro mutande e trovare genitali conformi ai suoi più lascivi pruriti sessuali, è per mano della sua Manuela Antonacci che fa scrivere:

Samantha Flores è un transessuale “MtF” (da maschio a “femmina”) che, a 87 anni, ha deciso di aprire in Città del Messico la prima casa di riposo per anziani LGBT.

Si parte col parlare di una donna al maschile per sottolineare come lui voglia insegnare ai suoi figli a mancare di rispetto verso le persone che lui perseguita per profitto. E subito si inizia a sbraitare che i preti debbano odiare quella donna:

Sicuramente a Samantha l'intraprendenza non manca e non manca nemmeno al pastore della Chiesa Episcopale Vincent C. Shwahn, grazie al quale il progetto è stato portato avanti. Il nome della casa di riposo è Laetus Vitae (Vita Felice) nata per ospitare anziani LGBT. L'abitazione si trova in Avenida Xola al 184/b nel quartiere Alamos ed è stata dipinta con i colori della bandiera transgender. Nelle intenzioni di chi l'ha fondata ci sarebbe il tentativo di fornire un luogo di ritrovo per gli anziani della comunità LGBT, offrendo un supporto psicologico da parte di volontari che, come immaginiamo, si guarderanno bene dal fornire una visione diversa da quella dei diktat che la lobby arcobaleno oggi sta cercando di imporre anche e soprattutto nel campo della psicologia.
Infatti, Samantha esprime con orgoglio la sua transessualità e l'appartenenza alla comunità LGBT dichiarando ai media locali: «Non vogliamo più essere invisibili, questo è il mio compito, dare a tutti loro questo spazio».
Ogni martedì, giovedì, sabato, gli anziani si incontrano per un momento di convivialità e la domenica viene addirittura celebrata la Messa da Padre Vincent, il quale ha dichiarato al portale messicano Animal Politico: «Dovevamo trovare un posto che combattesse la discriminazione che esiste ancora nei confronti di questa comunità». Inoltre ci sembra di cogliere una grave contraddizione di fondo in tutto ciò: la creazione di un luogo riservato agli LGBT per combattere la discriminazione, non è esso stesso un atto di discriminazione, una forma di autoghettizzazione, come se ci si considerasse una categoria a parte? Allora, a che giova tutto questo?

Ma davvero la signora Antomucci può vomitare il suo odio contro natura verso quegli anziani per poi lamentarsi che non le aprano le porte in modo che lei possa ad andare da loro a dire che non crede nella realtà scientifica visto che lei preferisce pensare siano "malati"?
E che dire di come stato offra l'escusione del pagamento dalle tasse a gente che fa soldi scrivendo simili idiozie? Sarà mica una vera "onlus" una setta d'odio che si batte per promuovere omofobia, supremarismo e neofascismo.
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