Sallusti promuove odio mentendo sulle regole democratiche
C'è un problema democratico se un fermentatore di odio come Alessandro Sallusti può permettersi di farsi definire "giornalista".
È assurdo si tolleri la sua promozione del razzismo, così com'è assurdo nessuno dica niente mentre lui riscrive la storia nel suo sostenere che il comunismo sia stato più grave del nazismo o che lo si debba ritenere «un cancro», ma quando il signor sallusti giura sulla sua "onorabilità" che un governo composto dai due partiti più votati alle elezioni non sarebbe stato eletto da nessuno, sta ingannando i suoi proseliti. Sta mentendo solo perché lui esige sia istituita la dittatura sognata dal padano che alle elezioni ha preso solo il 17% di voti, negando che l'unica vera anomalia è come quel tale abbia tenuto in scacco l'Italia per 14 mesi anche se l'83% degli italiani non l'ha votato.
Se già è vergognoso che Salvini e Meloni cerchino voti con l'odio, inaccettabile è che un "giornalista" rilanci la loro propaganda incostituzionale che mira a calpestare le più basilari regole democratiche:
Per l'Ordine dei Giornalisti va tutto bene?