Salvini aizza i suoi hater contro don Biancalani perché antifascista
Diceva che i bambini devono stare fuori dalla politica, poi si è presentato sul palco di Pontida con una finta bimba di Bibbiano sottratta illecitamente al padre. Diceva che i preti non devono poter parlare di politica, poi dice che lui vuole decidere cosa si debba poter fare in chiesa. Il leghista Salvini è fatto così: lui può tutto e gli altri non possono nulla dato che lui dice che l'Italia si roba sua, che la polizia sia roba sua e che il popolo sia rappresentato da lui in virtù di come si auto-attribuisca il consenso di 60milioni di italiani nonostante l'83% degli elettori abbia votato altri.
Magari lui avrebbe preferito intonare "faccetta nera" o veder promosso i preti che celebrano messe in onore di Mussolini, ma è aberrante la violenza con cui Salvini ha aizzato i suoi haters contro un prete che è stato ripetutamente al centro delle sue aggressioni perché impegnato a dare supporto alle persone che lui vorrebbe deportare nei centri di tortura libici da lui finanziati.
Asserendo che nelle chiese non si dovrebbe potare dare spazio all'antifascismo, è dal profilo ufficiale del suo partito suprematismo che il padano fa scrivere:
Chissà se Salvini pensa che l'aver agitato rosari e l'aver nominato il nome di Dio invano gli conferisca il diritto di poter dire che Dio sia roba sua come ormai è solito sostenere quando parla di una polziai di stato da lui descritta quasi la ritenesse una sua milizia personale.
Immancabile è anche la pubblicazione di uno scatto che la Lega usa da anni per sostenere che i neri non devono potersi concedere del divertimento in piscina doipo aver lavorato tutto il giorno (mica sono Salvini che non va a votare per l'Ilva perché preferisce giocare con i cavalli).