Basta bellezza: i leghisti vogliono solo gare di rutti
I biglietti costavano 50 euro, ma la ricchissima élite leghista (servilissima verso gli interessi personali dell'assenteista padano che da decenni si fa mantenere a spese pubbliche senza manco presentarsi al lavoro, magari facendosi pure pagare dagli operai le sue cene da 450 euro a testa) tenta di aizzare l'odio popolare inventandosi falsi dati contro la prima della Scala. In quel clima voluto da Salvini in cui in Italia non si può più far nulla senza subire l'odio dei sui miliziani, è diffondendo bufale che una avvocata cassazinista scrive:
Fan di Marco Gervasoni e fervente veneratrice di Matteo Salvini, la leghista si sente nel dovere di diffondere calunnie per fomentare odio sociale. Nonostante ogni sua parcella manderebbe in rovina chiunque, la signora tenta di sostenere che il suo venerato Salvini sarebbe "uomo del popolo" perché rutta e scoreggia come un troglodita, poi pazienza se ha portato le sue immense ricchezze in Lussemburgo o se si fa pagare dai contribuenti cene da 450 euro a testa. Mattarella diviene così oggetto di odio da parte del bulletto padano che vuole fargliela pagare per aver rispettato la Costituzione quando lui ha chiesto pieni poteri per poter disporre a suo piacimento degli italiani. Il tutto sancendo che il padano odia la lirica e vuole solo sagre della salsiccia in cui i leghisti possano ruttare e defecare per strada inneggiando a quel loro bulletto che preferiva il Leoncavallo agli studi. Vogliono uccidere la nostra cultura e le nostre eccellenze per assecondare il tizio che fa ballare l'inno di Mameli alle cubiste seminude messe a sua disposizione dal ricco imprenditore a cui lui ha regalato un ricco stipendio pubblico a Bruxelles. E l'Italia, lacerata dalle pretese leghiste, è ogni giorno un posto peggiore in cui vivere. Altro che "invasione", qui sono i leghisti che ci vogliono cacciare da casa nostra.