I seguaci di Del Debbio sono convinti di vivere in una «repubblica democratica cattolica»

Fa paura un populismo che nega cose ovvie come il semplice dato di fatto per cui presepe è e resta un simbolo confessionale. Fa paura un De Debbio che cerca di fomentare odio sociale raccontando che il rispetto del principio di laicità sarebbe un "loro" che vogliono "togliere" qualcosa a noi. E se dalla propaganda salviniana non ci si poteva aspettare nient'altro che la solita strumentalizzazione politica della religione, a doverci preoccupare è come ad avere diritto di voto siano anche quei seguaci di De Debbio che si dicono convinti di vivere in una «repubblica democratica cattolica»:


Curioso è che tutti questi "tradizionalisti" a cui piace il presepe perché così lo si può sbattere in faccia ai bambini che hanno altre convinzioni religiose sono gli stessi che non paiono infastiditi dal falso storico per cui Gesù diventa bianco, per cui Giuseppe ha tratti europei e per cui Maria non è una 15enne...


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