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Il partito omofobo di Adinolfi sostiene che i gay dovrebbero temere la Cartabia perché «pedofili»

Gabriele Marconi, esponente della sezione bergamasca del partito omofobo di Mario Adinolfi, continua da tempo a cercare visibilità andandosene in giro ad accusare le associazioni lgbt di pedofilia in stile Silvana De Mari (altro parto del loro odio). In un messaggio che in un qualunque Paese civile porterebbe a conseguenze penali, il signor Gabriele Marconi unisce la sua misoginia alla sua omofobia nello scrivere che i gay dovrebbero temere la nuova presidentessa della Consulta in quanto «pedofili»:

Tralasciando la teoria degli adinolfiniani per cui il valore di una donna si misurerebbe in base al numero di figli prodotti, è dopo l'ennesimo delirio contro le donne che troviamo un ignobile passaggio in cui Marconi scrive: «Anch'io se fossi nelle associazioni LGBT mi preoccuperei molto, visto che la Cartabia potrebbe essere fondamentale nel fare entrare in vigore rigide normative anti-pedofilia e contro la promozione della pedo-erotizzazione».
Non ci è dato sapere che cosa mai dovrebbe mai centrare la pedofilia con le preoccupazioni verso alcune posizioni anti-gay espresse dalla Cartabia, ma forse un qualche giudice dovrebbe chiederglielo. E chissà non ci possa spiegare perché c'era un prete pedofili ad applaudire il suo Adinolfi durante quel vergognoso congresso lombardo che venne pagato dalla Lega di Maroni...


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