Le nuove teorie complottiste di Alessandro Benigni
Il fondamentalista Alessandro Benigni è impegnato da anni a creare paure, isterie ed odio contro interi gruppi sociali. La sua ultima trovata è raccontare che "qualcuno" userà elettrodi per "riprogrammare" le menti dei poveri omofobi e dei poveri razzisti che pullulano sulle sue pagine:
Cavalcando paure e complottismi, nel suo articolo Benigni afferma:
Questa, più o meno, l’analisi logica di ciò che viene presentato come un grande successo, una grande conquista scientifica: “siccome non la pensi come noi vogliamo, e a nulla servono gli spot, le pubblicità martellanti, lo stigma sociale e quant’altro, allora ti mettiamo in testa un po’ di cavetti e ti diamo una scossetta. Per il tuo bene”.
Primo passo della finestra di Overton compiuto: intanto se ne parla, e se ne parla in ambito accademico.
Perché non fidarsi degli scienziati, che sono così competenti? Tra poco qualcuno proseguirà con i passaggi – Overton che già ben conosciamo: non sarebbe bello in futuro poter curare i cleptomani, i violenti, i pedofili, gli assassini recidivi, etc. con queste meravigliose tecniche? E allora perché non cominciare con i “razzisti”, questi odiosi quasi-criminali che resistono a tutti i tentativi di rieducazione sociale? Non credo ci sia bisogno di evidenziare come dietro le quinte di questa patetica messinscena da ingegneri sociali non ci sia altro che l’antico progetto di sempre, il sogno principale di ogni Dittatura: cancellare la libertà umana. Con la scusa di eliminare il male morale, si mettono le catene addirittura al pensiero e si costringono le persone nelle condizioni del più totale asservimento e della più profonda dipendenza psichica.
Non pare un caso che Benigni usi immagini della propaganda omofoba internazionale, ormai entrate anche nella dialettica politica di Salvini e della Meloni. In fin dei conti non avrebbe senso creare paure irrazionali se non si avesse l'intenzione di usarle s fini partitici...
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