Nicola Porro vomita il suo odio pure contro Mattarella e la prima della Scala
Nicola Porro pare emblema della depravazione populista, fatta da feroci rosiconi padani che sanno solo sbraitare quanto loro odiano tutto e tutti. Qualcuno protesta contro il femminicidio? Sul sito populista di Porto si sbraiterà che le donne dovrebbero pensare a quanto Porro odia gli islamici e non certo al loro diritto di non essere picchiati a sangue da maschi padani. La prima della Scala è un successo? Sul sito di Porro sbraiteranno che loro esigono si parli di quanto Porro odia gli immigranti e non certo dell'eccellenza italiana. Tutto e pretesto per fare odio, tutto e pretesto per ammorbare il clima sociale con la loro ideologia dell'odio:
In quale girone dantesco ci si potrebbe pensare di trovare leghisti così accecati dall'odio da defecare simili porcherie? E naturalmente Porro tace sui 32 milioni di debito contratti da quel suo protetto che ci ha già rubato 49 milioni di euro mentre il suo Savoini trattava ulteriori truffe a danno degli italiani, ma lui pensa che basti dire che il suo Salvini è razzista e subito i nemici della Patria gli consegneranno la nostra povera Italia.
Ma questa gente che usa il termine «élite» per fomentare odio fine a sé stesso, lo sa che il loro Salvini di faceva pagare cene da 449 euro a persona o che detiene enormi somme in azioni tenute in Lussemburgo ben al riparo dai danni dei populisti? Fingere che il tizio del Papeete sia "uomo del popolo" è una truffa che in un qualunque Paese civile dovrebbe portare alla radiazione dei giornalisti che tuffano i loro lettori per profitto.