Pillon elegia Salvini per aver dichiarato guerra alla laicità dello stato
Oltre a mistificare e omettere i dati reali pur di sostenere che i centri anti-violenza vogliano «islamizzare» le donne italiane italiane, il senatore leghista Simone Pillon dice di essersi spellato nell'acclamare il suo Salvini e il suo promettere un contrasto al principio costituzionale sulla laicità dello stato:
Se non è chiaro cosa sarebbe questa fantomatica "guerra globale" che minaccerebbe la supremazia di chi va in giro col presepe sottobraccio a dire che lui vuole imporlo con la forza pur chiarire che in Italia comanda lui e chi non obbedisce ad ogni suo capriccio sia «un cogl**ne» (testuali parole scritto dal profilo del suo partito).
Non meno preoccupante è come Pillon si ecciti davanti ad un Salvini che recita a pappagallo la propaganda della lobby integralista di Gandolfini, il quale teorizza che per «difendere la vita» si debbano imporre sofferenze ai malati e si debbano privare le donne da ogni possibilità di scelta, che per «difendere la famiglia» si debba istituzionalizzare l'odio omofobo e che Dio sia un ottimo pretesto per limitare ogni libertà individuale sulla scia dello schema già teststo dall'Isis.