Umbria leghista. Ad un condannato per odio razziale l'assessorato all'immigrazione e all'antidiscriminazione
In Umbria, la Lega di Matteo Salvini ha pensato bene di nominare assessore con deleghe all'immigrazione e alla parità di genere e all'antidiscriminazione un condannato per incitamento all'odio razziale. Pare una farsa, ma è a Luca Coletto che la giunta leghista ha deciso di assegnare l'incarico.
Nel 2001, Coletto organizzò una serie di iniziative per «mandare via gli zingari» e la Procura ritenne che le sue gesta rappresentassero un reato di incitamento all'odio. Vennero condannati in sei, ottenendo la solidarietà dei neofascisti di Forza Nuova che organizzarono una manifestazione per portare in giro una lapida con scritto il nome del procuratore di Verona.
Ma dato che all'interno della Lega le condanne paiono far fare carriera, Coletto ha ricevuto stipendi pubblici come assessore in Veneto insieme a Zaia fino al 2018. Poi dichiarò che sarebbe tornato a fare il geometra, ma ha immediatamente cambiato idea quando gli è stata proposta una poltrona pagata dai contribuenti in Umbria.