Al Christian Day di Roma vogliono imporre «l'olocausto» ai gay li incolpano per i terremoti


È Saverio Tommasi di FanPage ad aver intervistato alcuni manifestanti di un evento denominato "Christian Day" che si è tenuto lo scorso 25 gennaio per le strade del centro di Roma. Il risultato, manco ci fosse bisogno di dirlo, è una surreale omofobia e un cieco odio contro la diversità.

Tra i loro, ripetendo slogan privi di senso creati dal fondamentalismo omofobo o citando pseudo-notizie di predicatori di estrema destra, c'è chi dichiara:
  • Dio ha creato uomini e donne. La famiglia è fatta da uomini e donne. Non è così che si vive. Si può vincere anche queste cose qua offrendo il loro corpo in olocausto a Dio. Devono superare questi schifi e vincere queste tentazioni.
  • Comunque giusto per inciso, Gesù Cristo sta tornando. La devastazione dell’Australia? Apocalisse. Se dobbiamo cominciare a lottare per difendere il nome di Gesù Cristo, io ci sono.
  • L’immoralità, l’omosessualità, perché il Signore ha detto che negli ultimi tempi il mondo sarà come Sodoma e Gomorra. Guerre, terremoti, omosessualità, tutto insieme. I terremoti non sono proprio un evento naturale.
  • L’omosessualità è un abominio.
  • L’omosessualità è un vizio, una perversione.
  • Non si può tollerare l’omosessualità e tutte queste cose. Non è nella parola di Dio. Non si tollera quello che va fuori dai principi.
Non pare un caso neppure che questa gente si sia anche dichiarata elettrice di Salvini e della Meloni.
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