Emilia Romagna. La candidata leghista viene promossa da Amato e da Castagna e promette di togliere fondi al contrasto all'omofobia per darli agli etero

Da mesi il fondamentalista Gianfranco Amato sta usando i bambini di Bibbiano a fini propagandistici, evidentemente intenzionato a usare qualunque pretesto per inneggiare al suo amatissimo Matteo Salvini. Lo farà anche in chiusura della sua campagna elettorale, annunciando un comizio in cui il fondamentalista tenterà di sostenere che i presunti fatti di Bibbiano siano tutta colpa dei gay.
In un aberrante video promozionale diffuso sui social network russi, Gianfranco Amato preannunciata quali tesi verranno sostenute: la signora Maura Catellani (candidata leghista) dirà che la sinistra non deve poter dire che lei sia razzista o xenofoba perché lei spergiurarla di non esserlo e la sua auto-certificazione deva avere valore definitivo. Sostene anche che «da legale» può asserire con certezza assoluta che una legge contro i reati di stampo omofobo «va a minare il principio di espressione che la stessa Costituzione riconosce». Peccato che, se così fosse, anche il contrasto ai crimini religiosi o razziale dovrebbe essere ritenuto incostituzionale, ma sappiamo che nessun principio può andare contro gli altri e che l'articolo 3 è molto chiaro sul diritto di chiunque a poter vivere senza subire discriminazioni.
La donna non manca di far leva sull'egoismo e sul dio denaro, sbraitando che «quei contributi che dovranno essere erogati per chi promuove l'identità di genere deve essere invece erogati a favore della famiglia». In altre parole, chiede si elimini ogni azione a sostegno degli altri, perché lei pretende che i soldi dei gay siano usati per pagare i privilegi degli eterosessuali. Di quel passo, forse chiederò che i soldi che vengono spesi per curare i malati siano dirottati per finanziare le sue vacanze in virtù di come lei si vanti di essere eterosessuale...
Matteo Castagna, presidente del circolo integralista Christus Rex ed ora transitato da Forza Nuova alla Lega, dichiarerà che «il patito radicale vuole sovvertire l'ordine naturale» e che «il fascismo non esiste più». E detto da uno che partecipa alle rievocazioni della RSI, l'asserzione pare abbastanza surreale.
Gianfranco Amato si mostra invece mentre chiede: «Sostenere pubblicamente che l'unica vera famiglia è quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna è omofobia?». Ed ovviamente la risposta è sì, dato che non esiste violenza più grande di un tizio che pretende che le altre famiglie siano considerate "false" solo perché lui erge a dogma i suoi pruriti sessuali.
Sostiene anche che i gay «hanno scalato il sistema dei servizi sociali e attraverso l'escamotage dell'affido hanno introdotto l'adozione omosessuale»
La loro conclusione è che la Regione va «liberata dalla feccia rossa» attraverso «un voto al sovranista che oggi è rappresentato dalla Lega di Matteo Salvini»

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