I populisti creano paure irrazionali, ma si adoperano per renderle possibili
Il presepe preteso dalla Merloni da Salvini è molto più di un uso sconsiderato della religione a fini elettorali. Perché se oggi tollereremo che un un qualche leghista possa obbligare le scuole ad esporre crocifisso e presepe insultando il principio di laicità dello Stato, domani nulla impedirà agli islamici di far lo stesso secondo, con buona pace per quella loro retorica in cui accusano gli altri di voler fare quello che in realtà sono stati loro a sdoganare.
Ed è surreale che a cavalcare paure ed odio religioso siano due violenti che rappresentano quanto di più simile a ciò che dicono di odiare esista in occidente. Parlano di "tradizioni" ma dimenticano che l'Italia è divenuta grande solo grazie agli scambi culturali, parlano di "religione" ma poi sfottono il Papa che ricorda i sensi del Vangelo: insomma sono una caricatura del "cattolicesimo" ala stregua degli estremisti islamici, rappresentando una grave minaccia per i più basilari principi costituzionali.
Se poi in Sardegna propongono di cementificare le coste per regalare denaro pubblico alle scuole private cattoliche, è solo malgoverno. Ma con i rosari e i crocifissi siamo dinnanzi ad una deriva valoriale e culturale che potrebbe essere fatale per l'Italia che conoscevamo.