Emilia Romagna, la Lega torna a confezionare fake-news per lucrare sul razzismo


I populisti sanno solo distruggere, proponendo una dialettica propagandistica in cui tutto è sempre contro qualcuno e mai per qualcosa. In fondo lamentarsi è facile, ma proporre soluzioni reali è una faticaccia che non pare entusiasmare l'assenteista padano che preferiva giocare al "comunista padano" nei centri sociali piuttosto che studiare.
Arrivati alle elezioni regionali senza alcuna proposta reale e con una candidata che colleziona figuracce promettendo provvedimenti che esistono da decenni, la Lega ha puntato tutto sulla paure e sull'odio, abusando dei bimbi di Bibbiano con teorie screditate dalla Procura e promuovendo razzismo attraverso le invettive del padano che si vanta di creare illegalità e di impedire ai migranti di poter lavorare nella legalità (così poi potrà lamentarsi che lavorino illegalmente o che vivano per strada in modo da poter trarre ulteriore profitto dai disagi da lui creati attraverso ulteriori aggressioni verso le sue stesse vittime). Ma surreale è cune il partito di Salvini conti di ottenere la fiducia degli elettori raccontando bugie e bufale, ossessionati dal tentativo di mostrare agli italiani che un voto per la Lega è un voto per il razzismo. Lo denuncia Stefano Bonaccini:


La strategia dell'ideologia leghista è chiara: al padano piace far leva sull'egoismo e tentare di convincere i suoi discepoli che gli altri siano un costo e che dalla loro discriminazione possa nascere profitto. A suo dire, la vita altrui deve essere considerata senza valore e tutti devono guardare esclusivamente alla propria convenienza nella speranza che i sacrifici umani li portino a potersi intascare una qualche briciola.
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