Gli amichetti social di Tuiach, tutti Dio, patria e bestemmie

Il consigliere triestino Fabio Tuiach pretende si infliggano salate multe agli scaricatori di porto che bestemmiano, evidentemente intenzionato a usare il suo ruolo istituzionale per punire chi ha osato dissociarsi quando ha cercato di scaricare su un'intera categoria lavorativa la responsabilità di quello che lui scriveva sui social network.
Tralsaciando come l'uomo che insulta i gay dicendo sia "libertà di espressione" pare scimmiottare l'Isis nel pretendere punizioni per chi osa offendere la sua presunta fede al pari di come lui ama offendere gli altri, è tra i suoi amichetti di Vk (quindi tra le persone che lui legge sulla sua bacheca), che troviamo un tale che si fa chiamare Benito Mussolini. Quel tale è uno dei camerata che inneggiano a Dio, patria e famiglia, teorizzando la supremazia del maschio sedicente "cristiano" dalla pelle bianca e dell'anima nera mentre sul suo profilo bestemmia come un depravato:


I fatti paiono testimoniare come per questa gente la religione non sia altro che un pretesto per vomitare odio. E se Tuiach sostiene che su Vk sono in pochi, pare assai poco credibile che non noti che i suoi amichetti pubblicano messaggi come questi mentre lui non li denuncia perché troppo impegnato a dire che Gesù non era ebreo e che i gay devono essere «puniti»:


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