Secondo i seguaci della De Mari, Bergoglio avrebbe «aggredito una donna cinese»
I populisti e i fondamentalisti cristiani vivono di odio e di paure, ricorrendo a strategie comunicative in cui deve essere costantemente creato quel "noi contro loro" che fu alla base della propaganda nazista. A fornirne un esempio è Silvana De Mari, la quale ama intrattenere i suoi proseliti con discorsi come questo:
Se non si capisce in che modo il suo sostenere che gli islamici non dovrebbero trattare i cristiani nel modo in cui lei esige siano trattati gli islamici dovrebbe impedire ai vescovi di condannare il razzismo di una certa parte politica, a mostrarci come queste persone amino alterare i fatti è quest'altro messaggio:
Una donna strattona il Papa e lui cerca di farsi lasciare la mano, ma per i seguaci della signora De Mari diventa una aggressione dettata da ragioni razziali (forse intenzionati a deridere il razzismo per sminuire i casi in cui è presente una matrice razzista). Ed il bello è che questi sono quelli che si riempiono la bocca dicendo di detenere "la verità" mentre mentono perché il Papa non predica razzismo come quel padano che porta il presepe sotto braccio:
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