Silvana De Mari: «Ho deciso di distruggere il movimento lgbt perché i gay mi fanno repulsione»
È in un post pubblicato sui social network russi nel gennaio del 2017 che la fondamentalista Silvana De Mari scrive:
Se non lasceremo ai nostri figli la stessa libertà che abbiamo ricevuto dai nostri padri saremo degli indegni.
Gli attentati alla libertà di giudizio cominciano dal linguaggio. Chi non si rassegna ad accogliere la “omofilìa” (cioè l’apprezzamento teorico dei rapporti omosessuali), viene imputato di “omofobìa” (etimologicamente la “paura dell’omosessualità. In realtà questo termine indicava a paura di essere un cosiddetto omosessuale, un omoerotico cioè, qualcuno attratto dallo stesso sesso). Islamofobia e omofobia sono i nuovi psicoreati di un presente totalitario. L'ostracismo, per l'omofobia è molto più violento e totale.
In quella abitudine della De Mari a spacciare come verità rivelate le sue personalissime reinterpretazioni della realtà, la fondamentalista dichiara di aver attuato un «attacco» che oggi nega facendo pure vittimismo:
Il motivo per cui ho deciso di muovermi è l'attacco frontale del movimento lgbt alla Chiesa e alla libertà di parola, e il fatto che abbiano gettato la maschera sui loro rapporti con la pedofilia.
Negli Usa le chiese cattoliche sono attaccate perché rifiutano i matrimoni gay. (Le chiese presbiteriane hanno accettato di celebrarli.) Negli USA chiunque si sia pronunciato anche tempo fa contro i matrimoni gay , imposti alla nazione da 7 giudici, viene licenziato dai posti pubblici. Se si sono fatte dichiarazioni del genere sulla pagine fb o altrove non si può più essere assunti. Il pasticciere che rifiuti di fabbricare la torna con due ometti o due donnine necessaria a festeggiare matrimonio gay, paga multe di 150000 dollari, cioè fallisce. In Gran Bretagna le scuole cattoliche sono costrette a parlare del matrimonio gay o vengono chiuse. Chiunque venga accusato di omofobia è sottoposto a un boicottaggio totale e soprattutto grazie a leggi speciali di protezione della gaytudine, la nuova razza ariana, può essere imprigionato o sottoposto a multe.
In realtà si tratta di semplici norme contro le discriminazioni, le stesse per cui un medico gay non potrebbe rifiutarsi di curarla anche se omofoba. Eppure è con una ferocia estrema che la signora incalza:
Chiunque cioè abbia il coraggio di dire ad alta voce quello che provano tutte le persone normali, e cioè la nausea davanti all'idea di un pene che antri nella cavità anorettale di un uomo (ma anche di una donna) sfondando le fibre dello sfintere interno e lacerando la mucosa, e ne esce sporco di feci. Sono disposta a combattere e morire per il mio diritto di provare orrore una nausea fisica, davanti allo sperma che è il simbolo della vita che si mischia con le feci, la morte. Non c'è bisogno di essere medici, endoscopisti, epidemiologi per vedere l'orrore di tutto questo. Basta essere un essere umano. Se qualcuno vuole infilare il suo pene nella cavità anorettale di un altro uomo, se lo tenga per se.
Il delirio prosegue:
I rapporti anali si fanno anche contro le donne, e sempre di più: c’è stata una gayzzazione della società, l’estetica gay, la depilazione maschile, la promiscuità, il sadismo, le pratiche sadiche e quelle abominevoli con scambio di feci e urina, si sono diffusi anche tra non gay, ma la gente non mi dice, "salve, io mi chiamo Andrea, e metto il pene nella cavità anorettale della mia donna". Non mi costringe a pensarci, a vedere nella mia mente il suo pene sporco di escrementi e sangue e non mi costringe a provare nausea. Invece qualcuno mi dice Salve, mi chiamo Andrea e sono gay, e io sono costretta a vedere nella mia mente il pene in mezzo alle feci e a provare il normale ribrezzo che una mente normale prova davanti a un’immagine di questo genere, il ribrezzo con cui la natura ci ripara dal dolore e dal danno. E a provare la riprovazione che la mia religione, attraverso le inequivocabili parole di San Paolo, mi spinge a provare contro chiunque faccia questo atto, che è un atto, sotto il controllo della volontà, quindi qualcosa di cui si è responsabili. In una società liberale, quello che un uomo fa col suo pene sono affari suoi , ma deve restare nel privato. Ma i gay non lo tengono nel privato: loro ci mettono i loro peni sporchi di feci sotto il naso perché ne sentiamo l’odore . Siete gay? Cavoli vostri, non lo voglio sapere, tenetevelo per voi. Non fate coming out, tenete la bocca chiusa. Se avete fatto coming out , se me lo avete detto che mettete il pene nella cavità anale di un altro uomo o che permettete al pene di un altro uomo di entrare nella vostra cavità anale, io ho il diritto di dichiarare la repulsione che mi ispira, e ho il diritto di chiedere se le mani, dopo aver toccato il pene estratto dalla cavità anale, ve le siete lavate anche con l’amuchina o solo con l’acqua , perché nel secondo caso preferisco non darvi la mano, se non avete usato l’amuchina c’è il rischio di beccarsi l’escherichia coli.
Il tentativo di creare immagini disgustose per fomentare odio è prassi della De Nari, al pari del suo cercare di fomentare paure dichiarando che i gay sarebbero portatori di malattie. Ed immancabile è il suo abuso della credulità religiosa nell'incalzare:
E soprattutto ho l’obbligo che mi è dato da San Paolo di dichiarare l’amore di Cristo per voi, ma la condanna senza appello a una pratica contro la natura e contro Dio durante la quale profanate la vostra virilità e quella di tutti gli uomini. Il diritto di seguire la mia religione, che presuppone la condanna senza appello della sodomia, mi è garantito dall’articolo 3 della Costituzione.
Il movimento lgbt è nato pedofilo, come ricorda bene chi ne ha seguito l’ascesa e come molto banalmente potete verificare persino su wikipedia.
La pedofilia fu accantonata nell’ambito di una precisa strategia, per essere recuperata. Il movimento lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia. Ho deciso quindi di distruggerlo o morire nel tentativo. di essere anche io una delle persone che annienterà il movimento lgbt mondiale. Collaborare seriamente ad abbattere il movimento lgbt mi sarebbe stato impossibile data la mia scarsa visibilità se gli lgbt stessi non si fossero messi a farmi da cassa di risonanza. Grazie alla notorietà che il movimento lgbt mi ha dato e continua a darmi sempre più persone si stanno unendo a noi. Come diceva Tolkien a volte basta un uomo, una donna o un hobbit per fermare l'Oscurità e annientarla. Nessuno è talmente insignificante da non poter essere il sassolino che va a bloccare una macchina che sembrava invincibile.
A scriverlo è quella stessa tizia che oggi giuri di parlare contro i gay perché lei li amerebbe e avrebbe visto morire k suoi tanti amici gay di Ads. Peccato che le due versioni siano incompatibili tra loro e questo suo messaggio risulti come un'ammissione di colpa di chi sta mentendo ai suoi proseliti.
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