Achille Lauro: «I maschi omofobi mi disgustano»
Se ad Achille Lauro andrebbe dedicato un monumento anche solo per aver provocato un travaso di bile nel senatore leghista Simone Pillon, ossia al faccendiere destro della lobby omofoba guidata da Massimo Gandolfini, l'artista ha voluto così spiegare il suo look a Sanremo: «Cinquantenni disgustosi, maschi omofobi. Ho avuto a che fare per anni con ‘sta gente volgare per via dei miei giri. Sono cresciuto con ‘sto schifo. Anche gli ambienti trap mi suscitano un certo disagio: l’aria densa di finto testosterone, il linguaggio tribale costruito, anaffettivo nei confronti del femminile e in generale l’immagine di donna oggetto con cui sono cresciuto».
Spiegano che a lui importa poco se Pillon si traccia le vesti mentre urla con voce stridula i suoi insulti, l'artista ha poi aggiunto: «Sono allergico ai modi maschili, ignoranti con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare le convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza. Sono fatto così mi metto quel che voglio e mi piace: la pelliccia, la pochette, gli occhiali glitterati sono da femmina? Allora sono una femmina. Tutto qui? Io voglio essere mortalmente contagiato dalla femminilità, che per me significa delicatezza, eleganza, candore. Ogni tanto qualcuno mi dice: ma che ti è successo? Io rispondo che sono diventato una signorina».
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