Forza Nuova contro il Rieti Pride: «Una carnevalata immorale e oscena, offesa alla decenza»
A Rieti, i neofascisti di Forza Nuova hanno avviato la loro consueta campagna d'odio contro il principio costituzionale della libera manifestazione attraverso la diffamazione e l'insulto dei cittadini e delle cittadine che partecipano ai Gay Pride.
Attraverso un comunicasti stampa, il camerata Francesco Pettorossi si è messo a sbraitare i suoi insulti e le sue offese: «Il gay pride non è una manifestazione per rivendicare l'orgoglio omosessuale -dice- è solo una carnevalata immorale e oscena. Non si manifesta per i propri diritti sfilando mezzi nudi o vestiti in modo osceno. Esiste un limite alla decenza e il gay pride lo supera ampiamente. Noi protestiamo contro la possibilità che Rieti ospiti il gay pride e continueremo a farlo nei prossimi mesi».
Se il camerata dovrebbe spiegarci dove veda gente nuda dato che la sua affermazione appare come una falsa testimonianza aggravata da una precisa finalità di incitamento all'odio, è ricorrendo ai ritornelli del fondamentalismo organizzato che il camerata piagnucola pure: « La cosa che ci stupisce è il fatto che tanti amministratori locali in Italia, alcuni per una distorta visione della libertà di espressione, altri per paura di essere tacciati per omofobi, acconsentono ad ospitare questa manifestazione trasformando, il proprio comune, in un grottesco palcoscenico per esibizionisti e persone di dubbia morale. Dobbiamo impedire che i nostri figli siano incolpevoli spettatori di questo dissacrante spettacolo, non è una crociata contro gli omosessuali, che riteniamo siano i primi a doversi opporre a questo evento, ma una giusta battaglia a difesa della morale e del buon senso».
Esatto, la nuova moda dei leghisti e dei neofascisti è andare in giro dire che le loro vittime dovrebbero fare quello che ordinano loro dato che il loro "comandante" Salvini si è procacciato un sodomita leghista che cerca pubblicità dicendo che lui è inferiore a Pillon.
Interessante osservare come a diffondere il comunicato sui social network russi siano personaggi che parlano di "moralità" mentre inneggiano alle SS e a Hitler: