L'odio spopola sui social Russia: «Spariamo ai gay, non hanno ragione di vivere»

I social network russi si propongono come un ricettacolo di neonazisti e di odio tutt'altro che nascosto. Ad esempio, basta aprire il profilo Vk del consigliere triestino Tabio Tuiach e con solo tre click si si può trovare davanti a porcherie come questa:


In mezzo ad insulti di stampo omofobi, si racconta di come il celebre blogger Volodya Goryainov sostenga che i gay «soffrano di questa malattia» e che «se avessi avuto tale opportunità, avrei sparato a tutti. Non capisco perché vivono».
Raccontano anche che i blogger gay sarebbero tutti malati di HIV o posseduto da «altri piccoli spiriti maligni LGBT» in virtù di come i nazifascisti sostengano che il blogger omofobo avrebbe «espresso l'opinione della maggioranza».

A soli due click dal profilo di Tuiach troviamo anche un gruppo anti-lgbt in cui delle bestie teorizzano che il principio di eguaglianza debba essere calpestato dai violenti che vogliono oprrimere il prossimo:


Si raccontano che l'eterosessualità dovrebbe essere considerata "normalità" contro una natura che è più variegata di una visione limitata ai loro pruriti sessuali:


Immancabile è il sostenere che i gay debbano essere ritenuti «pedofili» e che debbano essere uccisi:


Ed ancora, è raccontando falsi dati creati dalle lobby integraliste di estrema destra che invocano stermini in nome del loro sostenere che i genitori gay abuserebbero dei loro figli:


E ancora:


A questo punto c'è da chiedersi perché paghiamo una polizia postale se questa porcheria contraria alla nostra Costituzione non viene oscurata anche se eccita i leghisti e i neofascisti.


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