Mario Giordano attacca Sanremo: «Vogliono obbligarci a baciarci tra persone dello stesso sesso»
Excusatio non petita, accusatio manifesta, dicevano i latini. Caso vuole che non appena qualcuno provi a contrastare l'odio omofobico, i vari populisti si affrettino a negare la loro omofobia come se si sentissero direttamente chiamati in causa anche se nessuno si stava curando di loro.
Lo ha fatto anche Mario Giordano, evidentemente colto dall'irrefrenabile bisogno di commentare con il suo populismo di bassa lega il bacio tra Achille Lauro e il suo chitarrista a Sanremo. Lo ha fatto poco prima del suo tentativo di promuovere paure irrazionali contro il coronavirus a vantaggio delle speculazioni leghiste attraverso carnevalata che prevedeva la presenza di figuranti che indossavano tute anti-radiazioni contro un virus che in Italia risulta sotto controllo.
Forse sintonizzato su una qualche rete "sovranista" che trasmetteva immagini diverse da quelle che abbiamo visto noi comuni mortali, mister Bibbiano inizia a sostenere che Achille Lauro si sarebbe presentato sul palco dicendo che «lui si sente una signorina», forse volendo strizzare l'occhio ai discorsi d'odio di quei fondamentalisti che vanno in giro a dire che il fantomatico «gender» sarebbe il «sentirsi» uomo o donna a seconda del tiramento.
Poi, sostenendo che Sanremo sarebbe stato un «inno all'amore gay» dato che alcuni eterosessuali si sono baciati sul palco, il populista ha iniziato a dire che a lui non interesserebbe nulla di chi chi si vuol baciare: «Si può baciare un cactus, un ippopotamo o un topo muschiato», ha squittito. Peccato che un compagno che viene scelto per un progetto di vita comune non sia né una pianta né tanto meno un ratto, così come pare evidente che la sua opinione è inutile dato che gli altri non devono certo chiedere il permesso a lui per poter amare chi vogliono.
Ma è rasentando il ridicolo che Giordano ha tirato fuori teorie che paiono esistere solo nella sua mente nell'aggiungere: «Però che passi l'idea che per essere moderni, per essere avanzati, ci si debba per forza baciare tra persone dello stesso sesso è umiliante. È possibile che in tutto questo tempo non si possa vedere un bacio tra un uomo e una donna?».
A quel punto è partita la sua solita carnevalata,. con Giordano che ha iniziato urlare istericamente che in televisione non verrebbero mai trasmessi baci eterosessuali e quindi lui doveva mostrare un maschio eterosessuale che si limonava una tizia eterosessuale mentre lui li fissava come un maniaco con l'impermeabile che va in giro nel parco alla ricerca di coppiette. Il messaggio veicolato dal populista è che i poveri eterosessuali sarebbero discriminati perché lui sostiene che la televisione italiana non darebbe loro alcuno spazio nonostante il povero eterosessuale padano che una qualche signora Silvana De Mari sosterrebbe debba essere "curato" dalla sua eterosessualità necessiterebbe di visibilità per contrastare l'odio di una società che non li accetta.
Ma davvero l'Ordine dei giornalisti vuole far passare l'idea che nell'Italia populista tutto sia lecito e che i loro iscritti possano servire un partito politico attraverso carnevalate basate su aberrazioni del pensiero volte a deridere interi gruppi sociali sulla base di teorie completamente campate in aria senza che ci siano provvedimenti disciplinari?
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