Pillon da vomito: ora usa pure il coronavirus per sbraitare contro le fiabe che insegnano il rispetto
Il senatore Pillon è tornato ancora una volta a cavalcare e fomentare l'odio omofobico, dimostrando di non capire nulla di quello con cui ama riempirsi riempe la bocca da mattina a sera. Se una drag queen non è certo «un travestito» come lui giura dando falda testimonianza (e quindi, secondo la sua dialettica da integralista, assicurandosi un posto all'Inferno), è ricorrendo ai suoi toni derisori che il leghista scrive:
Il messaggio contiene così tante castroneria per cui ogni singola parola andrebbe contestata. Innanzi tutto è falso il suo sostenere che qualcuno vorrebbe sostenere che si possa "scegliere" di essere maschio o femmina, dato che il genere non lo so decide. È vergognosoo il suo tentativo di appellarsi al coronavirus per i suoi vili fini propagandistici, così come non è chiaro quali titoli di studio servirebbero per poter leggere una favola in una biblioteca... e chissà che titoli di studio ha presentato lui quando faceva il catechista a Sesto san Giovanni e indottrinava al fondamentalismo dei poveri bambini (magari pure all'insaputa dei genitori).
Ed è in quel termine che si presenta un'altra criticità: il leghista pare infatti partire dal presupposto che le accuse non vadano dimostrate ma solo sbraitate e non dice in che modo qualcuno vorrebbe «indottrinare» i bambini leggendo delle frasi. Casomai potremmo domandarci perché lui vada nelle scuole a imporre simboli confessionali solo dopo avergli attribuito un valore identitaria per meri fini politici...
Non meno chiaro è perché il leghista dica che i genitori non debbano poter educare i figli al rispetto solo perché lui pare odiare i principi costituzionali. Chissà... fatto sta che l'evento contro cui senatore leghista si riferisce è una semplice lettura di favole presso la biblioteca. Ma pare che a lui tanto basti per schiumare odio:
Non meno ipocrita è il tirare in ballo quella legge contro i reati di matrice omofobici che lui contesta a danno dei bambini, così come surreale è che si metta a piagnucolare che i «fascisti» sarebbero quelli che invitano all'accoglienza e non quelli che usano pretesti patetici pseudo-religiosi per vietare ogni libertà personale come lui pare ansioso si poter fare grazie al partito del suo amato Salvini.