Trieste. Il consigliere Tuiach vomita odio razziale: «I marocchini vengono a delinquere»
Il consigliere triestino Fabio Tuiach sostiene che i magistrati italiani sarebbero degli incapaci perché lui, sulla base del suo odio verso il prossimo, ha deciso che qualunque sentenza venga emessa nel rispetto della legge da chi conosce i fatti sarebbe errata dato che lui ha deciso che i richiedenti silo non meriterebbero il rispetto dei diritti umani in virtù di come lui preferisca irriderli dicendo che stiano «scappando dal caldo».
E se per fortuna le sentenze si basano sui fatti e non sull'odio di un consigliere che si dichiara fieramente nostalgico del fascismo, ancor più grave è come il tizio dal cognome non certamente italiano si metta a sbraitare come un indemoniato che la città di Trieste sarebbe cosa sua e che gli stranieri sarebbero tutti dei delinquenti. Tacendo sul leghista che rubava ai disabili o cui crimini commessi dagli italiani, è elevando a regola un singolo fatto di cronaca che il consigliere comunale inizia a dire dire che «i marocchini vengono a delinquere» in un evidente tentativo di fini di incitamento all'odio razziale:
Dal discorso si desume che tutti i termini usati da Tuiach siano usati a caso dato che l'esponente di estrema destra dice di non conoscere la situazione prima di attribuire sommariamente status civili o critiche contro l'operato della Magistratura. E invita a cacciare gli stranieri, sostenendo che le protezioni previste dalla mostra Costituzione varrebbero meno del suo odio e del suo desiderio di cercare guadagno da un odio satanico contro il prossimo.
Osservando come Tuiach dica di odiare i marocchini, gli africani, le donne emancipate, i gay, i comunisti, le lesbiche, Papa Francesco, chi non vota Salvini e chiunque non idolatri il suo Mussolini, a furia di voler cacciate tutti poi si ritroverebbe tutto solo con quei suoi quattro amichetti populisti che non tarderebbero a farsi la guerra per dichiararsi più belli degli altri.
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