Tuiach: «Volevano rinchiudermi in un gulag per colpa della Segre. Colpa dei gay se non si fanno 10 figli a testa»
È un'accusa gravissima quella che il consigliere triestino Fabio Tuiach rivolge al sindaco della sua città. Raccontando fantasiose reinterpretazioni della storia, il camerata accusa l'intero consiglio comunale di averlo «rinchiuso in un gulag» a fronte del suo sbraitare che lui si sarebbe sentito «offeso» dai sopravvissuti all'Olocausto che dicono che Gesù fosse ebrei mentre lui sostiene fosse «ariano». Ed è così che sui social scrive:
Forse non ancora soddisfatto, il consigliere pensa sia divertente deridere le vittime del coronavirus per invitare a fare il salito fascista:
Ed ancora:
Non manca un incitamento all'odio razziale con il suo sostenere che tutti gli stranieri (lui compreso, dato che Tuiach non è certo un cognome italiano? ndr) sarebbero spacciatori, violentatori ed assassini:
Senza ritegno nel suo usare persino la morte della sorella per insultare Cucchi e i nigeriani, scrive pure:
Seguono le consuete lodi a Mussolini e il suo spergiurare che il cristianesimo sia facista:
Naturalmente non mancano i consueti insulti contro i gay:
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