Adinolfi dice che lui voleva chiudere tutto il 20 febbraio. Ma il 29 era al cinema alla faccia del Coronavirus
Il 29 febbraio Mario Adinofli se ne andava al cinema sbraitando che lui se ne fregava del Coronavirus. Oggi si proclama il più grande degli etro-statisti dicendo che da due settimane voleva blocco di ogni locale pubblico. Eppure i fatti paiono smentire le sue parole, almeno nel vedere quello che lui e la sua seconda moglie scrivono sui social:
E se Adinolfi non sa parlare senza tirare in ballo il cristianesimo, pare che il signorino non consideri quei preti irresponsabili che minacciano la salute delle persone anziane invitandole ad andare il luoghi in cui è molto altro il rischio di infezione:
Certo è che è facile dispensare consigli postumi quando non tocca a lui decidere. Probabilmente, se avessero chiuso avrebbe gridato che lui avrebbe tenuto tutto aperto e che l'economia non ne avrebbe risentito, tanto parlare perché si ha una bocca è molto facile.
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