Provita cavalca pure l'emergenza Coronavirus per spargere odio transofobico
L'organizzazione omofoba di Jacopo Coghe e di jacopo Coghe risulta strenuamente impegnata ad usare il Coronavirus come pretesto per creare odio contro quella fetta di popolazione che da anni subisce le loro angherie, i loro insulti e la loro disinformazione.
Attraverso un comunicato stampa rilanciato da sedicenti siti "cattolici" che forse hanno capito ben poco dei Vangeli, i due fondamentalisti sbraoitano come indemoniati che la politica non dovrebbe occuparsi di ciò di cui loro non vogliono perché basta creare una falsa contrapposizione con l'epidemia perché i loro proseliti siano aizzati ad un odio contro-nartura che grida vendetta dinnanzi agli occhi di Dio. Con la loro solita retorica d'odio, scrivono:
“Una delibera vergognosa e indegna. L’ultima follia arcobaleno è targata Pd. In tempi di Coronavirus la Regione Toscana stanzia 80.000 euro per finanziare il consultorio transgender. Una mossa sconcertante che offende i tanti sofferenti e morti di questi giorni perché quei soldi equivalgono a 40.000 mascherine circa. Un provvedimento scandaloso e ideologico per foraggiare le associazioni LGBT e la loro teoria gender” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
Se il comunicato non specifica quante mascherine si sarebbero potute comprare coni rubli che la loro organizzazione ha speso per una vergognosa campagna in difesa dei reati di stampo omofobo, i due integralisti proseguono:
“Mentre in Italia - hanno poi proseguito Brandi e Coghe - si discute di fondi alla sanità, di aumento del debito pubblico per tutelare la salute di tutti i cittadini, di diritto alla vita, per il Pd la priorità non è quella di impegnarsi per salvare ogni vita ma di dare continuità all’attività del Consultorio trangender. I dem si rivelano sempre più lontani dal popolo e dai suoi bisogni”.
“Ora piuttosto, ci si concentri a fornire a medici, infermieri e alle forze dell’ordine tutte le protezioni sanitarie necessarie – hanno concluso - retribuendo anche dignitosamente chi oggi vive una guerra in corsia. Non fateci vergognare della classe dirigente che abbiamo”.
Se a farci vergognare della classe dirigente sono quei funzionari che hanno concesso lo stato di "Onlus" alla loro organizzazione di promozione all'odio, a farci vergognare delle istituzioni è pure quel solito consigliere triestino che rilancia la loro propaganda mentre giura che il Coronavirus sia una «punzone di dio» verso chi non è fascista quanto lui o ve5rso chi parla di un Dio d'amore e non di un Dio fascista com'è solito fare lui: