Salvini senza vergogna: ora dice che lui non sapeva che l'Italia fosse in emergenza sanitaria

Pare evidente che Matteo Salvini preferisca lavorare contro il governo piuttosto che contro il Coronavirus, motivo per cui neppure i morti hanno fermato la sua incessante campagna elettorale e quei numeri farlocchi che ha sparato ieri sera mentre cercava voti a Carta Bianca attraverso l'invenzione di risorse economiche che non esistono.
Ma è surreale osservare come il leader populista paia non provare vergogna nel dichiarare che lui non lavora, si intasca i soldi che gli vengono versati per informarsi sulle attività parlamentari e poi si lamenta se nessuno va da lui a fargli il riassunto di quello che lui si è perso perché troppo impegnato a lavorare per sé stesso per preoccuparsi degli italiani. Ed è con due mesi di ritardo che il padano sbraita che lui non sapeva che l'Italia era in emergenza sanitaria dato che lui non legge a gazzetta ufficiale e manco i giornali:


E ciissà cosa sarebbe accaduto se Salvini avesse ottenuto quei «pieni poteri» che invocava per sé stesso dato che pare surreale che un leader politico si dica stupito se l'Italia recepisce un allarme lanciato dall'Oms che lui pare aver bellamente ignorato:


Se il populista si eccita quando Salvini si inventa un complotto, la realtà è che il padano sta dichiarando pubblicamente di non svolgere il lavoro per cui è pagato dato che il documentarsi sugli atti di un'emergenza è il minimo sindacale che si si aspetterebbe da un senatore che si prende ventimila euro al mese.


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