Alessia, costretta a morire sola perché i genitori non accettavano la sua transessualità


Alessia aveva 30 anni ed era una donna trasgender. «È morta sola, dopo due anni di malattia, completamente abbandonata dai suoi cari». Lo racconta da TPI, mostrandoci ancora una volta tutto l'orrore di genitori omofobi che risultano incapaci di accettare i propri figli, magari pure sulla base dell'odio che certe associazioni promuovono anche con denaro pubblico. E per giunta erano pure genitori adottivi, alla faccia di quelli per cui bisogna togliere i figlia alle coppie gay per darli a famiglie eterosessuali che li possano abbandonare se non conformi ai loro pruriti sessuali.
Persino per la realizzazione dei manifesti funebri è dovuta intervenire l’associazione “Spazio Bianco” dato che i genitori non hanno voluto pagare il funerale ma hanno stampato manifesti con il nome maschile.
La giovane viveva a Perugia anche se originaria di Pompei. Il suo percorso di transizione era inizino tre anni fa, ottenendo il supporto necessario dalle associazioni e non dalla sua famiglia.
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