Coronavirus. Bolsonaro licenzia il ministro della sanità brasiliano perché lui vuole riaprire tutto

I populisti sembrano fatti con lo stampino. Esattamente come Matteo Salvini, anche il presidente brasiliano Bolsonaro crede che gli interessi dei ricconi debbano prevalere sulla salute pubblica dato che per l'élite populista pare che il profitto giustifichi il sacrificio di qualche poveraccio. E da buon populista, ha licenziato il ministro della sanità brasiliano dato che a lui non piaceva il parere degli esperti e lui vuole che si faccia quello che vuole lui, ossia riaprire tutto.
Poche persone al mondo hanno egualiato Bolsonaro nel minimizzare la pandemia, causa di oltre 2.000 decessi in Brasile. Ha definito il virus «una piccola influenza» e ha sostenuto che lui non potrà mai essere contagiato perché si reputa «troppo macho» nella sua ostentata omofobia e nel suo sbandierato sessimo. Secondo gli esperti, però, il picco di infezioni atteso in Brasile non è ancora arrivato e riaprire tutto come se nulla fosse potrebbe essere un massacro dato che il sistema sanitario non potrebbe far fronte alle emergenze.
La diffusione del coronavirus in Brasile è accelerata a 30.425 casi confermati, con circa 200 decessi al giorno. Secondo i dati del Ministero della Salute, è la situazione più grave dell'intera America Latina.


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