Coronavirus. Salvini calpesta pure i morti pur di invocare impunità per i suoi dirigenti leghisti

Salvini è il padano che vuole aprire le scuole domani ma non vuole che i tribunali possano riaprire a luglio visto che lui è in attesa di processo ma non vorrebbe rendere conto delle sue responsabilità. Poi c'è Fontana, il leghsita lombardo che cerca di scaricare le colpe della mal gestione dell'emergenza su tutti, con Salvini che chiede impunità attraverso vergognosi emendamenti volti a esonerare i dirigenti leghisti dalle loro colpe e con dichiarazioni che stuprano i cadaveri ancora caldi.
In quel suo sbraitare che la magistratura non dovrebbe potersi occupare di lui e dei suoi amichetti davanti alle gravi responsabilità delle loro azioni, è dai microfoni di Rtl 102.5 che se n'è uscito con la frase: «Prima di avviare indagini possiamo aspettare che i medici e persone finiscano di morire?».
Insomma, lui si ricorda dei morti solo quando gli fa comodo, ossia quando servono a proteggere chi quei morti potrebbe averli causati.


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