Dopo averli invitati a comprare fucili, Silvana De Mari aizza i suoi miliziani contro le forze dell'ordine


La signora Silvani ha confezionato un'altro dei suoi orribili video di incitamento all'odio che tanto spopolano sui gruppi neofascisti di Vk. Rilanciano la propaganda di estreme destra, la fondamentalista ha ritenuto di dover riscrivere la nostra storia per sostenere che i partigiani comunisti fossero degli stupratori che conducevano «azioni senza alcun valore militare» mentre lei giura che a liberare l'Italia sarebbe stata la divisione Osoppo. Senza spiegare il senso delle sue parole, sostiene anche che «quelli che hanno sterminato la divisione Osoppo hanno cercato di sterminare me e la mia famiglia».
La signora passa così a dire che il presidente Mattarella sarebbe «uno sprovveduto» e «un ignorante» perché durante il 25 aprile non ha sostenuto che i partigiani fossero dei criminali in nome di come lei dica avrebbero ucciso un prete di 15 anni. Ma se la signora chiede che migliaia di persone siano giudicate su un caso estrapolato dal contesto, allora perché non generalizza sostenendo che tutti i preti debbano essere ritenuti pedofili dato che di vittime ce ne sono state ben più di una? Chissà, nel mentre lei preferisce sostenere che nei salami degli anni '50 i partigiano avrebbero messo pezzi dei fascisti uccisi durante la guerra.
Si passa così al capitolo in cui la signora si mette a vomitare il suo odio contro chi canta Bella Ciao, sostenendo che «nessun partigiano ha mai cantato questa boiata». E dato che ai populisti piace fare i pagliacci, se Nicola Porro fa «toc toc» e se Mario Giordano va in giro a far scoppiare i palloncini, la signora De Mari mette in scena questa cosa qui:


Disposta a tutto pur di fomentare odio contro il governo, la signora inizia a dire che «viviamo in cattività» e che «le nostre libertà democratiche sono state falciate». Il riferimento è alla sua teorie per cui si sarebbero dovuti sacrificare i più deboli per permettere ai populisti di potersene e andare a spasso nonostante la pandemia. Ed è ribadendo il suo sostenere che in fondo a a lei non frega nulla dei morti quasi quanto a lei non frega nulla delle vite dei migranti che si mette a sbraitare che il numero di vittime «non costituisce un'emergenza e non è un motivo sufficiente a distruggere le liberà costituzionali».
Da notare come la signora ami scegliere temi inesatti per incitare alla rabbia i suoi miliziani, magari anche a seguito di quel suo video in cui li invitava ad acquistare fucili e ad imparare a sparare come cecchini. Ed è giocando a fare la costituzionalista che la signora De Mari sostiene che si possa richiedere la quarantena in caso di epidemia solo se c'è un morto ogni 100 persone e non meno.
Ma è certa che per prevenire una pandemia a fronte di pronti soccorso che non erano in grado di ospitare nuovi pazienti si sarebbe dovuto attendere che almeno 600.000 italiani morissero abbandonati per strada senza avere accesso alle cure mediche? Passi il populismo, ma qui pare che la signora voglia esercitare un certo sadismo nel suo odio verso i suoi concittadini.

Gettato il fiore rosse come un gesto di stizza a sottolineare quanto lei odi le perone che non sono di estrema destra come lei e i suoi compagnucci di merende, la signora inizia a dire che fa bene chi viola la legge e che lei schifa quei condomini che hanno avvisato i carabinieri perché un tizio se ne fregava a faceva giocare la figlia nel cortile. Da copione, lei sostiene che faccia bene chi fa il bullo, magari monopolizzando gli spazi comuni per farsi i fatti suoi mentre gli altri devono rischiare il contagio a causa sua.
Il discorso passa così a sostenere che la polizia debba essere ritenuta nostra nemica perché lei giura che «le forze dell'ordine non sono le nostre forze dell'ordine, sono le forze che eseguono gli ordini del Ministero degli Interni». Dice che la polizia non farebbe il suo dovere perché non prende le impronte digitali in caso di furto o perché non arresta senza prove qualcuno anche se qualcun altro lo accusa di essere uno spacciatore. E ovviamente ne conclude che «le forze dell'ordine eseguono gli ordini del Ministero degli Interni come in passato hanno eseguito gli ordini di massacrare gli ebrei». Insomma, la polizia sarebbe nazista perché non è comandata da Salvinie non viene impiegata per speronare le navi che salvano vite umane.

Ed è sempre cercando di infangare il nome della polizia a fini di propaganda partitica che la signora mette in scena anche quest'altro patetico siparietto:


Ricapitolando, la signora de Mari vuole che i suoi comprino fucili e li invita a non rispettare la legge e le forze dell'ordine. La Procura non ha nulla da dire?
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