Dopo il disastro lombardo, Belpietro nasconde i morti per distrarre l'opinione pubblica con le messe di Salvini
Da Matteo Salvini a Forza Nuova e dalla Meloni a Maurizio Belpietro, i populisti paiono impegnati a dire cose a caso pur di distogliere l'attenzione pubblica dal disastro sanitario che hanno causato in Lombardia. E dato che il piano per ottener eun emendamento che avrebbe regalato l'impunità ai responsabili di una mal gestione dell'emergenza è naufragato, ora sono tutti impegnati a strizzare l'occhio a qualunque polemica possa essere cavalcata. Con l'articolo di Pasqua, la loro unica occupazione è dire che bisogna poter andare a Messa anche se ciò potrebbe invalidare gli sforzi sostenuti dagli italiani per limitare la diffusione del Coronavirus.
Ad aprire le danze è la signora Giogia Meloni, a quale sostiene che il suo cristianesimo necessiti di statuine e icone sacre in una nuova idolatria degli idoli dato che non pare convinta che Dio sia onnipresente e che lo si possa pregare anche da casa:
A lei si è accodato Belpietro, sostenendo che lui pretende i sedicenti "cattolici" possano andare in giro a contagiare la gente in quella sua teoria per cui la religione deve essere ritenuta un pretesto per ottenere l'immunità dal rispetto delle norme vigenti e un'esenzione dalla necessità di fare la propria parte per salvare vite umane. Evidentemente lui preferisce andare a messa che rispettare il primo comandamento: non uccidere.
Se esiste un calo dei ricoveri, è perché non si può andare in giro. Aprire tutto prima che il contagio sia completamente sotto controllo equivarrebbe a contribuire ad un'impennata di nuovi contagi e bisognerebbe rifare tutto da capo solo perché Salvini spera di poter abusare del sentimento religioso a scopo auto-promozionale.
E mentre si perde tempo dietro a queste sciocchezze, i leghisti ottengono la distrazione dell'opinione pubblica dalle gravissime responsabilità della giunta lombarda nella diffusione dei contagio e in un incremento dei decessi all'interno della case di riposo.
Curioso è come Belpietro giuri che i morti sarebbero diminuiti, ma proprio oggi il Corriere della Sera riporta come a Milano i morti siano quasi triplicati: con 112 vittime in 24 ore. Nella prima settimana di marzo i decessi sono stati 272, un mese dopo se ne sono contati oltre 700. Fontana dà numero più bassi, ma solo perché vieta di fare tamponi ai sintomatici (come chiesto dall'Oms anche se lui cerca di assordare a loro la responsabilità delle sue scelte) per permetterli esclusivamente a chi è ricoverano in ospedale e dunque presenta problemi respiratori molto gravi:
Molto curioso è come quest'anno Salvini dica che lui non può vivere senza andare a messa, ma lo scorso anno il padano non pareva propriamente in chiesa mentre il giorno di Pasqua pubblicava immagini social che lo ritraevano on in mano un mitra dato che in quel periodo gli conveniva così.