Fontana e le mascherine obbligatorie “disponibili in farmacia non prima della prossima settimana”


Non solo il leghista Attilio Fontana ha avuto la furbata di firmare un'ordinanza che rende le mascherine obbligatorie prima che siano state distribuite alla popolazione e nonostante non ce ne siano neppure per il personale sanitario, ma la tanto sbandierata "distribuzione in farmacia" da lui annunciata per ieri non c'è mai stata perché le mascherine saranno disponibili nelle farmacie da settimana prossima.
Sembra una barzelletta, ma è solo il triste epilogo dell'ennesima bufala leghista dopo che le precedenti mascherine non erano mai arrivate perché lui le aveva ordinate ad una ditta che non esisteva. E se dapprima il leghista prometteva mascherine "gratuite" (ossia pagata dai contribuenti) per tutti, si è poi scoperto che sarebbero state senza costo solo per imprecisati "soggetti fragili" salvo poi finire con un nulla di fatto per tutti e cartelli apersi davanti alle farmacie che invitavano gli utenti ad aspettare un'altra settimana.
Nel mentre, Fontana dice che si possono usare anche delle sciarpe se non si ha una mascherina, ma la richiesta pare un po' surreale dato che nelle ultime settimane ci hanno ripetuto sino allo sfinimento che le sciarpe non servivano a nulla. Ma il leghista prima fa le cose e poi pensa, perché per loro c'è sempre bisogno di mostrare il pugno di ferro leghista in onore al "celodurismo" che è da sempre nel loro DNA.

Subito dopo l’ordinanza del governatore, è partita un’informativa diretta a FederFarma, alle associazioni provinciali titolari di farmacie in Lombardia e all’Ordine dei farmacisti lombardo in cui si affermava: "In relazione alle voci diffuse oggi dell’imminente distribuzione delle mascherine nelle farmacie, si informa che le stesse saranno disponibili in farmacia non prima della prossima settimana". Con buona pagina per quelle immaginette propagandistiche che il leghista aveva fatto realizzare e diffondere:



Mentre la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani si domanda «perché generare il caos, e quindi causare assembramenti inutili da parte dei cittadini che adesso faranno la corsa per accaparrarsi le mascherine» anche se le mascherine non ci sono, la bufala leghista pare a sommarsi ad atti ben più gravi che avrebbero permesso la diffusione del virus a cui la giunta avrebbe reagito con il tentativo di occultare i morti attraverso l'impossibilità di avere tamponi (e quindi di poter attribuire il decesso al Coronavirus).
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