Il consigliere Tuiach insulta il 25 aprile: «I buoni cattolici erano fascisti. I partigiani erano terroristi»
Il consigliere triestino Fabio Tuiach sostiene che il regime nazifascista fosse la sua idea di "libertà" e dice che i partigiani avrebbero dovuto tacere dinnanzi ai crimini del regime in ode ad una omertà di stampo mafioso che lui pare voler promuove.
Lo scrive il occasione del 25 aprile, arrivando persino a sostenere che il regime dei campi di sterminio fosse la sua idea di "libertà" percepita come un divieto a poterla pensare diversamente da lui:
Sostenendo che i crimini sarebbero legittimi se i populisti creano falso consenso, il signor Tuiach si mette a sbraitare che i partigiano fossero dei «terroristi» perché combattevano il regime. Dicendo che lui tifava per i nazifascisti durante la seconda guerra mondiale, non manca il suo solito tentativo di usare una eterica versione del "cattolicesimo" rivista in salsa fascista per sostenere che Dio era dalla parte della morte e della sopraffazione:
Vilipendiato il tricolore con quel suo messaggio di insulto alla Costituzione, il consigliere inizia a dire che lui odia chi mette un atto l'invito all'accoglienza predicato da Gesù perché lui prefereisce raccontare che i «buoni cattolici» erano quei criminali che sterminavano le minoranze e uccidevano chi minacciava il loro potere. Citando la propaganda di Fratelli d'Italia volta a sostenere che i poveri fascisti sarebbero le vittime, scrive:
Nel messaggio, il consigliere cerca di cavalcare il suo odio religioso per aizzare rabbia attraverso le false contrapposizioni che tanto piacciono ai fascisti. Al posto di pensare che la quarantena serva a proteggere lui e la sua famiglia, lui dice che è disposto a far contagiare i propri figli pur di avere più diritti degli altri e ostentare la sua sete di sopraffazione. Per lui tutto va fatto contro qualcuno e mai per qualcosa.
Da vomito è il messaggio in cui il consigliere si mette a deridere i morti e le persone vittime di tortura, ridendo di loro e pensando sia divertente scherzare sulle torture che subiscono. Infarcendo il suo messaggio del suo solito odio atto all'incitamento dell'odio razziale, scrive:
Si torna così a ribadire che a lui non frega nulla di contrastare la diffusione del Coronavirus, a lui interessa sancire al supremazia dei cosiddetti "Cristiani" al punto da chiedere che i preti siano lasciati liberi di delinquere e di minacciare la salute pubblica con pericolosi assembramento pur di compiacer la sua sfrenata sete di sopraffazione. Il tutto, come sua prassi, cercando di giustificare il suo odio attraverso false "giustificazione" attribuite ad una surreale concezione del cristianesimo:
Nell'ultima frase, il consigliere ci spiega che lui sogna un "martirio" ad ode del duce, dunque il suo abuso della religione cristiana pare solo un pretesto per la sua vera fede: il nazifascismo e la cultura della morte.