La curia ordina e il leghista Fontana ubbidisce. La priorità di Regione Lombardia sarà la riapertura delle chiese

La curia ordina e il leghista Fontana ubbidisce. Mentre i contagi e i morti continuano a crescere, la giunta leghista di regione Lombardia fa sapere che la loro priorità è «la possibilità di riaprire le chiese per le celebrazioni religiose in una cornice di massima sicurezza, all'insegna del distanziamento e dell'uso dei dispositivi di protezione».
Non si potrà lavorare ma si potrà andare in chiesa perché la Lega crede che gli interessi della curia devano debbano prevalere sulla salute pubblica e sugli interessi dei cittadini. Ma d'altronde è da Pasqua che Salvini cerca di fomentare odio usando il pretesto del suo voler andare in chiesa a pregare contro i migranti ed era prevedibile che il leghista avrebbe cavalcato la lettera con cui i vescovi dicevano che loro volevano venire prima dei cittadini anche se è probabile che si perderanno vite umane.

Non va meglio con quei leghisti che, pur di compiacere gli egoismo dei loro elettori che sono stufi di stare a casa, giurano che guardando l'andamento dei morti hanno deciso che loro potranno permettersi di far vinta a che il problema non esista più:


Ma davvero vogliono raccontarci che davanti ad una curva che non accenna a diminuire basti urlare "liberi tutti" per poter far finta che si possa andare a messa senza rischiare di finire in terapia intensiva? Ai leghisti non è bastato sterminare i nostri anziani mandando persone infette all'interno delle Rsa?

E mentre Fontana pensa ai preti e promette assemblamenti, la situazione è questa:


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