La senatrice leghista che pare augurare la morte per Coronavirus ai partigiani

Il partito fascista cercava consensi sostenendo che la «razza» fosse un merito e che bisognasse sopraffare i più deboli. Oggi Salvini racconta che la cittadinanza italiana sia un merito e che si debba sopraffare il prossimo. Ciò ci spiega perché i miliziani leghisti non vogliano festeggiare la liberazione dal regime nazifascista, quando al posto di dover bannare i dissidenti dalle pagine di propaganda li si poteva costringere al silenzio con metodi più definitivi.
Ma una senatrice leghista che deride i morti da Coronavirus augurando atroci sofferenze ai partigiani resta da voltastomaco. Forse ridendo degli anziani morti nelle Rsa lombarde a causa delle delibere emanate del suo partito, la senatrice leghista Rosellina Sbrana ha atteso la giornata delle celebrazioni dell'Anpi per scrivere:


Poi ci ha messo anche tanti puntini, quasi ad augurare o a sperare chissà cosa. Non che ci voglia molta fantasia a comprendere il senso, ma si sa che i leghisti amano lanciare il sasso e nascondere la mano. È un po' come quel feltri che ordina che la gente smetta di criticarlo perché dalle pagine del suo giornale racconta una versione alterata dei fatti che pare assi poco credibile:


Insomma, il suo giornale dice che lui avrebbe messo la parola fine perché i populisti sostengono che si debba fare quello che dicono loro. Per gli altri ci sono solo auguri di morte e odio.


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