Matteo Salvini preside il comitato scientifico della fondazione di Raymond Burke, che indica nell'omosessualità la "colpa" del Coronavirus
Matteo Salvini non i è mai laureato perché ai tempi preferiva giocare al «comunista padano» nei centri sociali che frequentava agli studi. Eppure risulta presidente del comitato scientifico della Fondazione Sciacca, una'organizzazione ultraconservatrice cattolica presieduta dal cardinale Raymond Burke che nel suo organigramma vanta figure chiave come il capo dei servizi segreti Gennaro Vecchione e il banchiere Ettore Gotti Tedeschi.
A volere il divorziato Salvini come membro del direttivo di una fondazione che attacca il Papa per le sue aperture ai divorziati sarebbe stato don Bruno Lima, un prete fondamentalista che dice messe in latino e che sarebbe l'ideologo della setta. Lo racconta un'inchiesta di Report.
Nel servizio di Giorgio Mottola si parte dal racconto di come i fondamentalisti sedicenti "cattolici" di estrema destra cerchino di mettere a frutto i morti da Coronavirus per i loro scopi. Ad esempio il direttore del sito integralista Life Site News (con cui collaborano i fondamentalisti de La Nuova Bussola Quotidiana e Provita Onlus) sostiene che «è sensato pensare che questa epidemia sia la conseguenza del tradimento compiuto dal Papa contro nostro signore» perché «il Papa ha dato il suo consenso alle comunioni sacrileghe, concedendo la comunione a divorziati e risposati. Questa profanazione ha un collegamento diretto con la punizione divina».
La teoria è stata rilanciata da decine di siti ultra-cattolici, mentre l'arcivescovo Carlo Maria Viganò ha iniziato a sbraitare che il Coronavirus sarebbe una «punizione divina contro peccati mortali come l'aborto, il divorzio e l'omosessualità». La tesi è stata rilanciata anche dal consulente di Trump agli studi biblici, dicendo che l'epidemia sarebbe «direttamente collegata al dilagare dell'omosessualità e lesbismo». La tesi è dunque che i gay sarebbero i nemici, che Dio è cattivo e si diverte ad ammazzare i suoi figli e che bisognerebbe temere l'ira divina come si sosteneva nel Medioevo.
In un documento ufficiale sul Coronavisrus, il cardinale Raymond Burke afferma: «È fuori discussione che grandi mali quali la pestilenza sono effetti del peccato originale e dei nostri peccati. Così Dio ripara al caos introdotto dal peccato nelle nostre vite e nel nostro mondo». E quelle parole sono bastate a scatenare la solita violenza degli ultra-cattolici.
Raymond Burke è stato anche presidente dell'organizzazione populista di Steve Bannon, statista di Trump, fondatore di Cambridge Analytica, burattinaio della Brexit e sostenitore di Salvini. Burke fu presente della sua organizzazione che opera tutt'ora indisturbata nell'abazia di Trisulti con la sua scuola sovranista anche se non ha mai pagato l'affitto e pare non pagherà mai.
Burke non ha mai nascosto la sua simpatia per Salvini, soprattutto per le sue politiche contro l'accoglienza dato che lui sostiene che il sedicente "cristiano" debba dire che chi sta peggio non deve poter ambire a migliorare le propria vita dato che chi ha dei privilegi dovrebbe poterli difendere a danno del prossimo.
In Italia Raymond Burke gestisce la fondazione Sciacca, la quale ha firmato protocolli d'intesa con vari ministero, tra cui l'ente pubblico che si occupa di fornire esplosivi e munizioni all'esercito. Tra i loro dirigenti c'è il capo dei servizi segreti, banchieri, l'ex direttore dell Ior e Salvini.
Pare che ci siano i media ultra-cattolici anche dietro la strategia di Salvini e di Pillon per chiedere chiese aperte e messe pasquali, con un tentativo cavalcato dalla Citizien Go (la setta omofoba di Arsuaga rappresentata in Italia da Filippo Savarese e dalla lobby di Massimo Gandolfini) per un attacco al Papa con l'appoggio di Vittorio Sgarbi, Carlo Taorimina e Roberto Fiore.
Secondo il leader di Forza Nuova, il Papa direbbe «scemenze» perché andare messa preverrebbe le malattie. Il messaggio è stato rilanciato da lì a poche ore anche sa Salvini, con la destra italiana che sta sempre più usando la "religione" come strumento di battaglia politica.
L'odio omofobo resta uno dei capisaldi dell'estrema destra, con oltre un miliardo di dollari di finanziamento ai gruppi integralisti giunti in Italia grazie a gruppi legati al World Congress of Families. L'organizzazione, patrocinata da Salvini, trae risorse economiche anche dal patriarca russo Konstantin Malofeev, guarda a caso ospite del congresso leghista in cui Salvini venne eletto segretario. Ai tempi Malofeev mandò un suo sostituto perché impegnato a incontrare alcuni estremisti statunitensi per «discutere di come difendere le famiglie dal totalitarismo dell'agenda sodomita che si sta diffondendo in tutto il mondo».
Nacque lì la «santa alleanza» che raccoglie gli estremisti della destra religiosa americana, sovvenzionati dai miliardari che hanno sostenuto Trump e che si occupano di finanziare l'estremismo religioso in Europa. Tra i partiti finanziati dalla destra statunitense troviamo anche Fratelli d'Italia.
Il partito di Giorgia meloni inizia così a intrecciarsi con gli interessi degli ultra-conservatori e di quel Roberto De Mattei che guida la Fondazione Lepanto e che è attualmente impegnato in un attacco a Bergoglio perché ritenuto «leader della sinistra».
Konstantin Malofeev ha dichiarato anche di essere in contatto con la Lega di Salvini dal 2013 e ha ammesso di aver incontrato ricchi gruppi estremisti statunitensi per «difendere la famiglia dall'attacco sodomita», tra cui i gruppi che finanziano la Meloni. Oltre un milione di dollari provenienti dagli Usa sarebbero però stati messia frutto per cercare di far implodere l'Europa e mettere in crisi il papato di Bergoglio.
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