Così il 17enne ricattava giovanissime vittime per ottenere foto pedopornografiche

Mentre i leghisti si accalcano a giurare sulla Madonna di Medjugorje che loro non credono all'esistenza del sessimo, su Internet troviamo ragazzini minorenni che pensano che la modalità per approcciarsi alle ragazze e potersi fare le seghette davanti al cellulare sia il ricatto e la minaccia.
È il caso di Pasquale, un 17enne denunciato sui social network per gli account Telegram con cui minaccerebbe ragazzine nate tra il 2006 e 2008 dicendo loro che lui rovinerà le loro vite e diffonderà materiale privato se non gli invieranno fotografie di nudo. Lo fa lasciano il suo numero di cellulare in chiaro, quasi ritenesse che tanto nessuno lo denuncerà o che la polizia non saprà difendere le minorenni da simili predatori sessuali.

C'è da avere il voltastomaco nel leggere i messaggi firmati dal minorenne:


Sempre dimostrando che lui vuole delinquere e crede che la polizia non lo fermerà mentre se ne frega degli altri e danneggia il mondo in cui vive, il 17enne si vanta pubblicamente di violare i decreti per il contrasto alla diffusione del Coronavirus:


E mentre accade tutto questo, Massimo Gandolfini e Jacopo Coghe dicono che loro non vogliono si possa educare i ragazzi al rispetto perché dicono di non credere alla violenza sulle donne e temono che il contrasto alla violenza di genere possa risparmiare violenze contro quei gay che da anni sono vittime della loro campagna d'odio.


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