Senza far nomi, Conte torna ad asfaltare le nuove bufale che si sono inventati Salvini e la Meloni


È senza fare nomi che Giuseppe Conte è tornato ad asfatare il populista Salvini e l'integralista Meloni, sbugiardando tutte le nuove bufale che i sue signorini si erano inventati di sana pianta nelle scorse ore:

Non c’è stata alcuna conferenza stampa a reti unificate. Palazzo Chigi non ha mai chiesto che la conferenza stampa venisse trasmessa a reti unificate; e infatti è stata trasmessa solo da alcuni canali tv e solo per una parte e non interamente.

I due avevano sbraitato che nessuno doveva doveva permettersi di poter raccontare la verità sul Mes e sbugiardare tutte quelle polimeriche fini a sé stesso che si erano inventati i due membri del governo che nel 2011 firmarono quella legge. Avevano pure ottenuto che la Rai sovranista di Foa garantisse loro in prima serata dei comizi senza contraddittorio in cui raccontare nuove balle dato che c'era il rischio non potessero mettere a frutto i morti da Coronavirus per trarne un profitto personale.

Ma è chiaro a tutti chi siano i due Cip e Cip sovranisti a cui è diretto il messaggio in cui Conte precisa:

Tutti gli interventi del presidente del Consiglio si sono sempre svolti secondo le consuete modalità e, in particolare, nella forma di conferenze stampa, salvo qualche rara eccezione. Sin dall’inizio del primo mandato del presidente del Consiglio Conte, dal giugno 2018, Palazzo Chigi trasmette il segnale audio video in Hd mettendolo a disposizione di tutti e di tutte le reti televisive, le quali liberamente decidono se e cosa mandare in onda sui propri canali. Lo stesso è avvenuto in occasione delle dichiarazioni alla stampa di sabato 21 marzo (per le quali alcuni hanno parlato, del tutto impropriamente, di ‘diretta facebook’) e della conferenza stampa di venerdì 10 aprile (per la quale alcuni, anche qui del tutto impropriamente, hanno parlato di ‘discorso alla nazione a reti unificate’).

Ad inventarsi una fantomatica stampa in prima serata sul servizio pubblico per attaccare l’opposizione era stata la signora Meloni:


E se Enrico Mentana ha dichiarato che lui avrebbe censurato il discorso di Conte se avesse saputo che avrebbe raccontato la verità contro le bufale sovraniste, la nota del presidente chiarisce:

In particolare il 10 aprile il presidente del Consiglio ha tenuto una conferenza stampa, come tante altre volte avvenuto in queste settimane. E come ogni volta ha illustrato i provvedimenti adottati, ha spiegato e chiarito i fatti più rilevanti e ha risposto a tutte le domande dei giornalisti, tanto sull’emergenza Coronavirus quanto sul MES. Nell’occasione ha smentito vere e proprie fake news che rischiavano di alimentare divisioni nel Paese e di danneggiarlo, compromettendo il “senso di comunità”, fondamentale soprattutto in questa fase di emergenza. In conclusione, anche questa volta non c’è stata richiesta, da parte della Presidenza del Consiglio, di trasmettere un discorso alla nazione a reti unificate.

Ed anche qui non serve siano fatti nomi per sapere che a diffondere le bufale contro il Mes erano state le pagine social dell'estrema destra di Salvini, della Meloni e di Casapound.
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