Tuiach: «Il Coronavirus è una punizione divina dovuta alle perversioni dei fr*ci. All'apice della cristianità li mettevano al rogo»
C'è da domandarsi se il consigliere triestino Fabio Tuiach sia in profonda malafede o se davvero non capisca concetti elementari come vorrebbe far credere. Questa volta il consigliere omofobo se n'è uscito giurando che in Italia non esisterebbe omofobia perché, dato che non esiste un reato specifico, i reati omofobi non vengono catalogati separatamente ad altri come avviene per i femminicidi o i morti sul lavoro. Dunque pare folle che il consigliere non provi vergogna nello scrivere:
Se il consigliere pare dire cose a caso mentre si inventa che nessuno parlerebbe del problema della mancanza di sicurezza sul lavoro quasi non leggesse alcuna notizia che non provenga dai siti neofascisti che ama citare, è nella sua quotidiana offesa al cattolicesimo che il consigliere giura che lui sarebbe omofobo perché lo vorrebbe quel suo "cristianesimo" rivisto in salsa fascista:
Ed è così che il consigliere che giura che non esisterebbe omofobia si mette a usare il termine «froc*o» contro i gay, sostenendo sarebbero loro insultarlo. Curioso, dato che è evidente che a nessun gay fregherebbe nulla di un lui se lui non trascorresse le sue giornate a incitare odio contro di loro e contro le loro famiglie.
Attribuendo ad un vescovo il suo odio (in quella sua abitudine a nascondersi il suo odio contro-natura dietro a fantomatici "motivi religiosi")si mette a dire che il Coronavirus sarebbe una punizione di Dio contro i gay (che però lui chiama con termini offensivi per mostrare la sua violenza da bulletto):
C'è da vomitare davanti all'odio che trasuda il messaggio, offensivo verso le «famiglie naturali» che lui tenta di ridefinire sulla base del suo odio e offensivo verso i cristiani che lui dice debbano essere ritenuti degli assassini. E se è folle dica che esisterebbe la «dittatura» di chi vorrebbe poter vivere la propria vita in santa pace a fronte del suo ambire a roghi con cui sterminare chiunque non si uniformi alla sua volontà, Tuiach non si risparmia dal raccontare la sua solita bugia sui Pride che offenderebbero la sua religione perché lui dice che la sua religione impone ai gay di none esistere in virtù di come lui li odi.
A mostrarci il modus operandi del consigliere Tuaach e dei suoi amichetti neofascisti è anche un messaggio che lo vede usare i papi per strumentalizzare la "religione" a fini di propaganda. Inventandosi che quel Gesù che invitava all'accoglienza odierebbe i migranti o che Dio avrebbe deciso che la sua priorità è guardare in quale buco i maschi inseriscono il loro pisello, è sostenendo che Pio X (al quale è nominata la setta scomunicata da San Giovanni Paolo II che lui frequenta insieme a Roberto Fiore di Forza Nuova e a Toni Brandi di Provita Onlus) penserebbe che i poveri sarebbero gli operai come lui e non i senzatetto, così come giura su Dio che il suo lavoro verrebbe «distrutto» da quei migranti contro cui lui fomenta odio sociale:
Non è strabiliante come si ci possa inventare tesi a caso nell'attribuire significati opinabili a persone morte che manco possono denunciarlo per diffamazione aggravata?
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