Coronavirus. È a suon di minacce che Regione Lombardia ha tentato di impedire i test


Saranno i privati a dover sopperire alle mancanze della giunta leghista di Regione Lombardia, forse troppo occupata ad organizzare centinai di conferenze stampa per quel loro ospedale che è costato 42 milioni di euro per curare 35 pazienti.
Lo annuncia il sindaco di Bergamo, che dal suo profilo Twitter scrive:


Intanto la procura di Milano ha aperto un fascicolo sull'affidamento dei test sierologici alla multinazionale Diasorin da parte della giunta lombarda, aggravato dalle denunce di imprenditori che dicono di aver subito pressioni e minacce qualora avessero offerto ai propri dipendenti dei test diversi da quelli commissionati dalla Regione.
Dei 20mila test promessi dai leghisti davanti alle telecamere (che già porterebbe a richiedere oltre 500 giorni per testare l'intera popolazione) se ne fa a malapena un decimo. E a voler gestire il monopolio è quella stessa Regione che il 23 febbraio scorso ordinò la riapertura dell'ospedale di Alzano dicendo di non diffondete dati o ci sarebbero state conseguenze. Senza controlli, i medici infetti sono stati costretti a lavorare e a Bergamo si è arrivati a contare un +590% di morti.
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