Coronavirus. La Lombardia non comunica i dati e per la propaganda diventano "zero decessi"


Pare un po' contraddittorio ricevere la notizia della morte per Coronavirus si un cittadino lombardo mentre Fontana e Gallera giurano che nella loro regione non ci sarebbero stati morti. Eppure è quanto accaduto durante la giornata di ieri, quando i leghisti hanno parlano di «zero contagi» in Lombardia fronte della mancata comunicazione dei decessi da parte del Pirellone.
In realtà ai leghisti sarebbe bastato essere capaci di leggere per osservare che nel comunicato era chiaramente scritto che «la Lombardia non ha aggiornato il dato», ma si sa che i populisti non hanno remore ad usare i morti per farsi campagna elettorale negando i danni provocati dalla loro amministrazione. E se la Regione ha poi tentato di sostenere che loro non sarebbero a conoscenza dei defunti, ammettono che parlare di zero decessi sia una opinione più che un dato certo (con buona pace per gli amministratori leghisti che hanno sostenuto fosse in atto una censura contro i grandi successi di quel loro Gallera che pare ignorare cosa sia l'indice di trasmissibilità). Ed ad essere taciuto è anche il dato dei 18 mila tamponi in meno, prassi di regioni che cercano di diminuire i controlli per abbassare il numero dei casi positivi da segnalare al fine di non mettere in pericolo le riaperture.
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