Fake-news populiste. Libero si inventa che tutti i gay sarebbero contrari ai diritti dei migranti

Sarà che loro sono abituati a dire e a pensare quello che il Salvini gli ordina di dire o di pensare, ma pare che gli scribacchini di Libero siano così intellettualmente limitati da non riuscire ad arrivare a capire che l'opinione di un singolo non può essere addossato ad una comunità.
Davanti ad una opinione del tutto perdonale espressa da Fabrizio Marrazzo, i populisti di Libero
si è inventato che ogni singolo gay del pianeta dovrebbe pensarla allo stesso modo e ha pubblicato questa porcheria degna di una radiazione ad honorem per l'intera redazione:

Lo scopo del giornaletto populista è sostenere che tutti siano con Salvini nel chieder che i migranti siano lasciati crepare nel Mediterraneo in modo da restare unicamente con quegli evasori che il "Capitano" vuole premiare con maxi-condoni a spese di quei cittadini che lui sostiene siano stati dei deficienti a pagare le tasse quando avrebbero potuto rubare.
È dunque cercando di ingannare i propri lettori a fini propagandistici che tale Antonio Rapisarda, firma quell'indegno articolo intitolato: "Gli immigrati gay contro la sinistra. Gli stranieri omosessuali avvertono, i permessi facili sono un regalo a schiavisti e sfruttatori". Ed è contro quelle menzogne che decine di associazioni LGBT italiane hanno risposto al quotidiano in questione:

No, non è vero che la comunità LGBT+ è contraria alla regolarizzazione delle persone migranti.
Non è vero per tante ragioni.
Le comunità LGBT+ sono realtà complesse, non riducibili ad un unico portavoce che le rappresenta tutte.
Nessuno quindi può parlare a nome di tutt* noi.
Ogni comunità, ogni organizzazione ha gli strumenti per rappresentarsi da sé e bisogna dare e pretendere rispetto per la nostra autodeterminazione politica.
Siamo associazioni impegnate da decenni nella lotta alle discriminazioni e per un Paese più equo e giusto.
Siamo persone LGBT+, migranti e non, che lottano ogni giorno perché nessun* venga lasciat* indietro, perché nessun* sia invisibile, perché la collettività si faccia carico di tutt*.
Da anni le persone migranti, i loro diritti e le loro legittime istanze di cittadinanza, sono al centro del nostro impegno politico.
Non riconosciamo nella formale appartenenza ad una comunità nazionale un elemento che possa giustificare disparità di trattamento.
Questa è la nostra posizione.
Possiamo criticare le scelte di regolarizzazione delle persone migranti perché motivate da una contingenza produttiva e non dalla convinzione che ogni persona meriti pari diritti e dignità in ogni circostanza, semmai.
A prescindere dalla ragione che vi è alla base, però, riteniamo che ogni provvedimento che metta al centro le persone e le libera dall’invisibilità dello sfruttamento sia necessario e da approvare senza tentennamenti.
La scusa di negare i diritti alle persone migranti perché questo favorirebbe i trafficanti è sbagliata e inaccettabile politicamente. È la stessa logica che sostiene i vergognosi ostacoli ai salvataggi in mare.
Noi pensiamo che i diritti e la dignità delle persone vengano prima di tutto.
Noi chiediamo che questi diritti e questa dignità vengano tutelati perché attributi inalienabili degli esseri umani.
Noi abbiamo una voce e sappiamo usarla. Lo abbiamo dimostrato nella nostra storia e continueremo a farlo finché ne avremo le forze.
Non abbiamo bisogno di qualcuno che parli al posto nostro.

La lettera è stata firmata da Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e Associazione Famiglie Arcobaleno, Associazione Quore, Omphalos LGBTI, Certi Diritti, Mixed lgbti, Arc Cagliari, Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Nazionale, MIT – Movimento Identità Trans, Coordinamento Torino Pride GLBT, Ufficio Nuovi Diritti CGIL Nazionale @cgil nuovi, Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, Cassero LGBTI, Pride Vesuvio Rainbow, Esedomani Terni, Arcigay Reggio Emilia, Gruppo migranti Arcigay Reggio Emilia, Pochos Napoli ASD, MOS, Unica LGBT e Coordinamento Sardegna Pride.


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