Il deputato leghista: «Quelli di sinistra sono zecche. I neofascisti la pensano in modo normale»
In Aula si sarebbe dovuto discutere il decreto Covid, ma si sa che i leghisti preferiscono sempre anteporre i loro interessi al bene della gente e non vogliono perdere alcuna occasione per sottrarre tempo a questioni di vitale importanza pur di fare propaganda nella loro rincorsa alle poltrone.
Ed è così che il deputato leghista Luca Toccalini si è messo a sbraitare in mezzo all'Aula che lui sta con i fascisti: «Il 25 aprile e il primo maggio abbiamo visto cortei delle zecche rosse rimasti impuniti. Invece i quattro ragazzi che hanno portato i fiori a Sergio Ramelli sono stati multati», dice. Poi, titando in ballo «i comunisti», se n'è uscito aggiungendo: «In questo Paese se sei comunista o di sinistra le leggi non valgono. Se la pensi in modo normale invece vieni punito».
A «pensarla in modo normale» sarebbero i quattro neofascisti che hanno violato i decreti contro la diffusione del Coronavirus per omaggiare un fascista che è stato omaggiato a Milano dagli esponenti di Casa Pound, Lealtà Azione e Forza Nuova.