Il Sindacato dei Militari: «L'Esercito non è la colf per sanificare le parrocchie»

I vescovi hanno preteso la ripresa delle messe, hanno ottenuto quel privilegio esclusivo ed ora voglia pure che lo stato gli paghi il conto. D'altronde era prevedibile che i figuranti del video di Jacopo Coghe che dicevano essere pronti a disinfettare le panche erano solo un bluff buttato l' da quei fondamentalisti che usavano la messa solo come pretesto per remare contro il governo e promuovere i loro candidati.
Per poter poter finalmente annotare un soprassalto di laicità (e di buon senso) è stato necessario attendere il commento del sindacato dei militari, i quali spiegano che «l'Esercito non è la colf per sanificare le parrocchie».

L'uso dei militari era stato richiesto dal Vicariato di Roma e la Raggi aveva assicurato alla curia che lei avrebbe messo a disposizione l'esercito per pulire le loro 337 chiese. In una nota, il Sindacato dei militari risponde:

Questa Organizzazione sindacale ha più volte cercato di ricordare alla Sindaca Raggi e tutte le Istituzioni, civili e militari, che i compiti che la Costituzione affida alle Forze armate sono ben altri e quindi abbiamo sperato fino all’ultimo momento che il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Farina, e quello della Difesa, generale Vecciarelli, potessero trovare il coraggio di respingere al mittente una simile richiesta – disinfettare le chiese – assolutamente svilente per le elevate professionalità dei nostri militari.
Evidentemente ci siamo sbagliati. Tuttavia, se l’arduo compito deve proprio essere svolto dai militari allora suggeriamo alla Prima cittadina di Roma di farsi aiutare dall’esercito dei cappellani militari che sappiamo essere sempre pronti ad ogni sacrificio per assolvere alla loro missione pastorale.
Ci auguriamo quindi che, in testa la sindaca Raggi e il Vicariato di Roma, l’esercito dei cappellani militari si renda immediatamente disponibile per le compiere tutte le operazioni di bonifica delle 337 parrocchie romane.

E magari auguriamoci che i preti si paghino le loro spese dato che i commercianti che non hanno avuto il privilegio di poter riaprire anzitempo dovranno pagarsela da sé. Se non sarà così, i privilegi concessi al clero incomincerebbero a diventare insopportabili, soprattutto se la Raggi regalerà i militari alle chiese cattoliche e non alle confessioni religiose.


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