Lo schifo dei poliziotti croati che marchiano i migranti catturati


Per quanto amino brandire crocefissi e icone sacre usate per fini propagandistici, i populisti e i nazionalisti si pongono come gli sdoganatori di ogni più depravata forma d'odio. Dalla Croazia arrivano le testimonianze degli orrori commessi da poliziotti che si divertirebbero a marchiare i migranti catturati tracciandogli una croce rosso-arancione sulla testa.
È un trattamento inumano, letteralmente da bestie, che secondo Jack Sapoch, responsabile dell’organizzazione umanitaria No Name Kitchen, risponde a intenti ideologici ben precisi: «O le autorità croate che commettono questi atti stanno usando la vernice spray per identificare e umiliare o, ancora più preoccupante, è una tattica per traumatizzare psicologicamente questi uomini, la maggior parte dei quali sono musulmani, con un simbolo religioso».
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