Jacopo Coghe vuole mettere becco sugli affetti altrui mentre dice che nessuno deve poter guidare ai suoi
Sono orni anni che il fondamentalista Jacopo Coghe basa il suo fatturato sull'omofobia. Quasi volesse mostrare al mondo come lui stia insegnando il bullismo ai suoi figli mentre sbraita che lui non vuole che la scuola possa insegnare rispetto, è sul sito della sua organizzazione di promozione omofoba che il fondamentalista si diverte ad insultare le famiglie vittima della sua aggressione in occasione del qauarto anniversario dell'approvazione delle unioni civili. Spiegando ai suoi figli che babbo avrebbe vietato quelle famiglie perché lui odia l'amore e non ha nulla da dire contro quei preti pedofili che partecipano ai congressi dei suoi collaboratori, se ne esce con questa porcata:
Se pare evidente che Jacopo Coghe promuova odio unicamente per incoraggiare quei partiti populisti che cercano di scimmiottare il nazifascismo nel loro promettere che il maschio eterosessuale bianco verrà ritenuto più "ariano" in virtù di quanto gli piaccia la gnocca, c'è da provare imbarazzo verso un articolo che il fondamentalista pubblica in una sezione chiamata "gender e sessualità" in quel suo costante ricordo alla neo-lingua coniata dalle ricche lobby internazionali che lo finanziano.
Nel testo, l'organizzazione si rifà ad un articolo d'odio pubblicato dall'organizzazione integralista e filo-leghista di Riccardo Cascioli e tenta di sostenere che le minoranze non devono avere diritti perché il fondamentalista Coghe vuole che lo stato pensi unicamente ai suoi privilegi. Da copione, il fondamentalista tenta anche di appropriarsi della parola "Famiglia" mentre sbraita che lui vuole distruggere la famiglie degli altri dopo aver trascorso anni a bloccare il parlamento per cercare di privarli da ogni riconoscimento giuridico:
«Nel 2018 sono state costituite 2.808 unioni civili (tra coppie dello stesso sesso) presso gli Uffici di Stato civile dei comuni italiani. Queste si vanno a sommare a quelle già costituite nel corso del secondo semestre 2016 (2.336), anno di entrata in vigore della Legge 20 maggio 2016, n. 76, e dell’anno 2017 (4.376)», leggiamo nei dati dell'Istat. «Quindi un vero flop, tenendo conto che le persone omosessuali nel nostro Paese sono tra i 600.000 e i 2.400.000», scrive La Nuova Bussola Quotidiana. Insomma, tanto si è fatto per farle approvare, quando troppi pochi ne hanno fatto uso. Eppure sembrava un'urgenza. Perché, invece, non si vedono come urgenti delle politiche a favore della Famiglia? Quelle sì che servirebbero a tanti.
Ovviamente non manca mai la creazione di quelle false contrapposizioni su cui si basa la propaganda populista dato che è sin dai tempi di Hitler che questi personaggi cercano di fomentare odio sostenendo che i diritti degli altri ci tolgano fantomatiche ricchezze. Se la violenza di Jacopo Coghe è da vomito, il fondamentalista è impegnato da settimana e dire che lui se ne frega della pandemia che bisogna votare Salvini perché lui avrebbe agito populistiocamente come quel Trump che sta portando alla morte gran parte dei suoi cittadini. E tra i vari insulti quotidiano rivolti al governo, il fondamentalista scrive pure:
Il riferimento è alle misure di prevenzione alla diffusione del Coronavirus che prevedevano che si potesse far visita solo agli affetti stabili. Coghe dice che lui vuole poter fare quello che vuole e sbraita che nessuno dovrebbe poter mettere becco nelle sue relazioni familiari. Buffo, perché lui è da anni che fa fatturato mettendo becco nelle relazioni famigliari altrui dicendo che lui pretende di decidere che cosa gli altri debbano fare nei loro letti, ponendosi come il bulletto che vuole imporre agli altri limitazioni che lui non accetta per sé stesso (con l'aggravante di come lui non voglia tutelare i suoi figli dall'epidemia mentre contro i gay la sua pretesa non ha alcun motivo sanitario ma è dettata unicamente dal suo odio verso il prossimo).
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