Nico Basso, il consigliere eletto con la Lega che vuole «impiccare» Silvia Romano
Vogliono impiccarla. Al popolo leghista va bene che il loro leader regali una poltrona pubblica all'uomo che gli procacciava delle cubiste leopardo che lui pretendeva scuotessero le tette sulle note dell'inno d'Italia, ma non perdono che una ragazza di 25 anni spossa uscita viva da un rapimento subito nel corso di una missione umanitaria.
Complice l'effetto branco aizzato dai quotidiani di propaganda populista, non accenna ad arrestarsi l'ondata d'odio che sta investendo la cooperante Silvia Romano. I fondamentalisti dicono che una ragazza italiana non deve poter godere del suo diritto costituzionale alla libertà religiosa perché loro vogliono usare i crocefissi come se simboli identitario da brandire come presunta "giutificazione" del loro integralismo radicale fondato sul razzismo, sul sessino, sulla xenofobia e sulla misoginia.
In uno scenario che mostra branchi di populisti che ostentano il loro essere più rabbiosi e violenti dei miliziani dell'Isis, è facendo differimento al presunto "riscatto" sostenuto dai quotidiani populisti che c'è chi vorrebbe impiccare la ragazza. A chiederlo è Nico Basso, un consigliere comunale di Asolo (Treviso) che è stato candidato dalla Lega di Matteo Salvini (quasi non bastasse la poltrona che hanno regalato a quell'assessore nazifascista di Treviso che vuole bruciare i gay mentre idolatra Mussolini, offende i cristiani e inneggia ai terroristi legati al suprematismo bianco). L'esponente della lista civica "venetista" ha scritto:
E magari questi sono pure quelli che sbraitano che loro vogliono andare a messa..
Nel mentre, i populisti di Libero continuano a fomentare odio attraverso un abuso della religione:
Lo schifo.
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